(ASI) Perugia– “Organizziamoci per cogliere al meglio le opportunità di questi due bandi che, favorendo la collaborazione fra piccoli operatori del settore agrituristico e del turismo rurale, aziende agricole, soggetti pubblici e privati, enti locali, per attuare progetti unitari, rappresentano il modo migliore per la promozione dell’Umbria intera con tutti i suoi connotati di arte, cultura, paesaggio, accoglienza, qualità dei prodotti tipici e dell’enogastronomia”.
È l’invito che l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, ha rivolto ai numerosi partecipanti al secondo “infoday” organizzato dall’Assessorato regionale per illustrare i bandi della Misura 16 Cooperazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Dopo aver presentato tre bandi a sostegno dell’innovazione, l’attenzione si è concentrata oggi sui bandi per lo “sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo rurale” e per le “attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali”. La dotazione finanziaria iniziale per i due bandi è complessivamente di 5 milioni di euro. “C’è un approccio nuovo e più complesso rispetto alla precedente programmazione e in particolare alla misura 313 per l’incentivazione delle attività turistiche, con l’ottica di fare un salto di qualità anche in termini di sinergia e collaborazione - ha sottolineato il dirigente regionale Giuliano Polenzani, illustrando le caratteristiche principali dei bandi, analizzati poi in dettaglio da Angela Terenzi, responsabile del procedimento -. Dal successo di queste due azioni e dalla qualità dei progetti presentati, anche con consensi importanti a livello di partenariato, si potrà valutare un possibile incremento del budget”.
“Cambiano, come richiesto dalla Commissione europea, criteri e modalità di sostegno per la promozione del territorio e dei prodotti locali – ha detto l’assessore Cecchini – Si sostiene la promozione se abbinata a filiere corte, a soggetti del territorio che ne valorizzano specificità e produzioni. I progetti sostenuti da questi due bandi si integreranno con le azioni dei Piani di sviluppo locali dei ‘Gal’, con risorse per quasi 50 milioni di euro, in cui potranno avere risposte anche le richieste di promozione dei prodotti ‘identitari’ quali il tartufo. Un momento di sintesi e di confronto tra le diverse strategie di sviluppo locale e la promozione di strategie comuni sarà rappresentato dall’Assogal Umbria, associazione dei Gal, un’altra novità che abbiamo introdotto con il nuovo Psr”.
“In materia di promozione – ha aggiunto l’assessore Cecchini – c’è bisogno sempre più di una ‘regia’ per non disperdere energie e risorse e per promuovere l’Umbria nel suo insieme. Un’Umbria ‘vivace’ ed attrattiva che, anche attraverso gli interventi che abbiamo inserito nel Programma di sviluppo rurale, vogliamo valorizzare e sostenere nella sua crescita economica e sociale”.
La scheda. Mettere in sinergia i piccoli operatori che offrono servizi di ricettività rurale che, per dimensioni e struttura, non riescono a mettere in rete, sviluppare ed adeguatamente commercializzare i servizi di turismo rurale offerti. È questa la finalità del bando aperto dalla Regione Umbria a valere sulla misura 16 Cooperazione (sottomisura 16.3, intervento 16.3.3 Sviluppo e/o commercializzazione di servizi turistici inerenti al turismo rurale). L’azione, con una dotazione finanziaria complessiva di 3 milioni di euro (1 milione per ognuna delle tre graduatorie), si propone di favorire la creazione e/o lo sviluppo di partenariati stabili tra piccoli operatori agrituristici e del turismo rurale, tour operator, soggetti pubblici e privati che operano nel campo della valorizzazione turistica del territorio, al fine di creare offerte turistiche, mettere in rete, promuovere e commercializzare i servizi di turismo rurale. Particolare attenzione sarà rivolta alla promozione di un turismo consapevole e sostenibile nelle aree della rete “Natura 2000” così da coniugare la conservazione e potenziale economico delle risorse naturali tutelate.
Per essere ammessi al beneficio occorre essere una forma di cooperazione fra piccoli operatori, formalizzata con atto scritto presso un notaio. La procedura è semplificata. I progetti proposti, infatti, vengono selezionati con procedura a sportello: le domande sono registrate e valutate in base all’ordine di presentazione e le risorse sono assegnate ai progetti valutati positivamente sulla base dello stesso ordine cronologico e fino a esaurimento delle risorse disponibili. Tre le graduatorie per i progetti che superano la soglia minima di 30 punti: una per i progetti pervenuti entro il 27/09/2016 (novantesimo giorno dalla pubblicazione dell’avviso), la seconda per le domande pervenute entro il 27/12/2016 (180 giorni dalla pubblicazione dell’avviso) la terza, ed ultima graduatoria, per le domande pervenute entro il 27/03/2017 (270 giorni dalla pubblicazione dell’avviso). Quattro i criteri essenziali per l’attribuzione del punteggio: il contributo alle priorità e alle focus area della Misura (fino a un massimo di 30 punti), la rilevanza del partenariato in termini di numero di operatori del settore turistico, agrituristico e dei servizi ad essi connessi coinvolti (fino a un massimo di 20 punti).
Inoltre, la qualità e innovatività del progetto (fino a un massimo di 30 punti), le ricadute garantite agli operatori agrituristici e del turismo rurale coinvolti in termini di servizi commercializzati (fino a un massimo di 20 punti).
L’aliquota del sostegno è del 70% delle spese ritenute ammissibili, che vanno dalle spese per la predisposizione del progetto a quelle di gestione, da costi per studi di fattibilità e strategie di marketing a quelli di promozione e allestimento di fiere, festival ed iniziative per la commercializzazione dei prodotti turistici. Può essere riconosciuto un massimale di spesa eleggibile pari a 100 euro a posto letto. Trattandosi di aiuti ad aziende di servizi, vale la regola “de minimis” con un massimale di 200.000 euro nell’arco di tre esercizi.
Il secondo intervento presentato nell’Infoday (Sottomisura 16.4 – intervento 16.4.2 Attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo di filiere corte e dei mercati locali) prevede la realizzazione di campagne promozionali da attuare da parte di partenariati che vedano la cooperazione tra aziende agricole locali, anche con Enti locali. Al fine di garantire una coerente politica di promozione dei prodotti locali e da filiera corta, l’intervento prevede una definizione e gestione delle strategie comuni di promozione affidate a partenariati costituiti tra produttori agricoli o tra Enti locali e produttori agricoli singoli o associati. La dotazione finanziaria iniziale è di 2 milioni di euro, suddivisi in tre graduatorie (700mila euro per la prima e la seconda, 600mila euro per la terza).
I partenariati hanno il compito di individuare una strategia promozionale che permetta di pubblicizzare in forma collettiva i prodotti locali o da filiera corta dei produttori agricoli associati. Compito dei partenariati sarà quello di definire marchi e loghi che identifichino i prodotti da filiera corta e locali e la gestione dell’utilizzo di tali marchi e loghi con campagne informative a livello locale; organizzazione e/o partecipazione a fiere, manifestazioni ed eventi a livello locale; produzione di materiale promozionale volto a pubblicizzare in forma collettiva i prodotti locali o da filiera corta.
Requisito per l’ammissibilità è essere una forma di cooperazione tra produttori agricoli (partner obbligatori) o tra questi ed Enti locali, formalizzata con atto scritto presso un notaio. Le normative in materia di partenariato pubblico privato prevedono che la selezione dei partner privati venga attuata attraverso procedure di evidenza pubblica.
Anche per questo intervento i progetti vengono selezionati mediante procedura a sportello. I progetti che superano la soglia minima di 30 punti vengono ammessi a beneficiare degli aiuti sulla base di apposite graduatorie, una per i progetti pervenuti entro il 23/08/2016 (novantesimo giorno dalla pubblicazione dell’avviso), la seconda per le domande pervenute entro il 21/11/2016 (180 giorni dalla pubblicazione dell’avviso) la terza, ed ultima graduatoria, per le domande pervenute entro 20/02/2017 (270 giorni dalla pubblicazione dell’avviso). Ai progetti viene attribuito un punteggio in funzione della rispondenza dei partenariati alle priorità e alle focus area stabilite per la Misura (fino a un massimo di 20 punti); numero di produttori associati (fino a un massimo di 30 punti); qualità dei programmi di promo commercializzazione proposti (fino a un massimo di 20 punti); ricadute positive sui produttori coinvolti (fino a un massimo di 30 punti).
Quando il percettore del sostegno è una forma di cooperazione tra produttori agricoli o associazioni di produttori agricoli, l’aliquota del sostegno è del 70%. Quando i percettori del sostegno sono partenariati costituiti da produttori agricoli, singoli o associati, anche per il tramite di associazioni agricole, con Enti locali, l’aliquota del sostegno è del 100% della spesa ammissibile.
Tra le spese ammissibili rientrano anche i costi dei materiali e dei prodotti distribuiti gratuitamente durante le iniziative promozionali quali fiere, degustazioni, testing, promozione sui canali della ristorazione e dell’alberghiero, campagne per l’educazione alimentare.
Il contributo è commisurato al valore dei prodotti agricoli dei partner le cui unità produttive siano nel raggio di 70 chilometri dal luogo dove avviene l’evento, manifestazione o iniziativa. Può essere riconosciuto un massimale di spesa eleggibile pari al doppio del valore del prodotto distribuito gratuitamente.
I bandi sono disponibili sul portale istituzionale www.regione.umbria.it nella sezione Bandi (http://www.regione.umbria.it/la-regione/bandi).