(UMWEB) Perugia. Un’Umbria che suona, che parla, che si diverte e che fa cultura. Un’Umbria che spacca insomma ma anche una ‘Galleria che spacca’ e tanto altro ancora. Presentata questa mattina nella sala rossa di palazzo dei Priori la sesta edizione del festival “L’Umbria che spacca”, alla presenza tra gli altri del sindaco Andrea Romizi, dell’assessore Michele Fioroni, del consigliere regionale Giacomo Leonelli, del direttore della Galleria nazionale Marco Pierini, della rappresentante di Adisu Stefania Cardinali e del rappresentante dell’organizzazione Aimone Romizi.
L’edizione 2018 è quella della maturità, con una serie di iniziative ad arricchire il classico cartellone che ormai da sei anni vede Perugia trasformarsi in un palcoscenico per le migliori band della regione (oltre 30 band ed artisti umbri sotto i riflettori) ed anche per la migliore musica in circolazione: sono attesi quest’anno il duo rap romano Carl Brave x Franco 126 in cima a tutte le classifiche, la garanzia del rock viscerale ed italico degli Zen Circus e un tocco di internazionalità con la band inglese The Subways. ‘L’Umbria che spacca’ non finisce quindi di stupire ed entra così di diritto tra gli eventi musicali più importanti della regione. La manifestazione (6,7,8 luglio 2018) ritorna soprattutto nella splendida cornice dei Giardini del Frontone, ma anche in altri luoghi di Perugia come la Galleria nazionale dell’Umbria con un palco intimo ed acustico e la piazza in fondo alle scalette di Sant’Ercolano, per i talk pomeridiani.
Il rock di questo festival – ha tenuto a precisare l’assessore Fioroni – rappresenta una ricchezza per il territorio; la musica, infatti, può essere per Perugia un volano per lo sviluppo della città perché ha la capacità di attrarre giovani ed artisti.
Come avvenuto altrove, ad esempio a Seattle, Perugia, grazie all’infrastruttura di prim’ordine di cui si è dotata, può fare un salto di qualità avendo la città dimostrato negli anni di sapersi confrontare sul panorama internazionale. Perché Perugia è certamente jazz, ma anche rock e tanto altro ancora.
Fioroni ha poi sottolineato con soddisfazione che l’evento, oltre ad essere stato in parte finanziato dall’Amministrazione comunale, è stato altresì condiviso con gli organizzatori dal punto di vista progettuale, costituendo di fatto una rete finalizzata a valorizzare la città.
Il sindaco Andrea Romizi, nel ringraziare organizzatori e partners per aver creduto, anche in tempi complessi come quelli attuali, in questo progetto, ha evidenziato come il contributo dell’Amministrazione comunale all’iniziativa non sia stato solo economico, ma anche di fiducia e condivisione, visto che si è scelto di appoggiare totalmente quella che da sei anni rappresenta un’autentica scommessa.
Il sindaco ha tenuto a precisare che effettivamente il festival sta raggiungendo una sua maturità, ampliando costantemente la sua offerta “spalmata” in varie parti del centro storico. Nell’edizione 2018, poi, è particolarmente apprezzabile la sinergia che si è creata con la Galleria nazionale, che darà vita ad un evento di grande livello artistico e culturale.
“Questa manifestazione anche negli anni futuri dovrà trovare a Perugia il terreno fertile per esprimersi, proiettando la creatività degli artisti a beneficio della collettività. Pertanto l’auspicio che formulo è che nei giorni 6,7 ed 8 luglio si possa vivere una Perugia piena di musica ed energia”.
Giacomo Leonelli, in rappresentanza della Regione, ha rivolto il suo apprezzamento per il fatto che la manifestazione dimostra anno dopo anno di crescere; ora spetta anche alle Istituzioni fare il salto di qualità. Sotto questo profilo Leonelli ha detto di auspicare che “l’Umbria che spacca” possa diventare sempre più un evento di carattere regionale, nel quale tanti comuni umbri danno il proprio contributo.
Ad illustrare i tratti salienti del festival è stato Aimone Romizi di Roghers Staff.
UMBRIA CHE SPACCA - Oltre al Frontone come location principale (un ritorno questo dopo l’edizione 2017 che si era svolta a San Francesco al Prato) si aggiungono anche nuovi palchi e belle novità. La sesta edizione de ‘L’Umbria che Spacca’ è organizzata dall’associazione culturale Roghers Staff con il patrocinio della Regione Umbria, del Comune di Perugia, dell’Adisu e in collaborazione con la Galleria Nazionale dell’Umbria, l’Associazione Culturale Borgo Bello, il collettivo dell’Edicola 518 e gli sponsor: Coop Centro Italia (main sponsor), Mastri Birrai Umbri e Liomatic.
‘L’Umbria che spacca’ è un festival in continua evoluzione che sente forte l’esigenza di rappresentare i giovani. Per questo l’obiettivo della nuova edizione sarà quello di offrire agli utenti un programma variegato e di qualità: concerti (2 palchi in contemporanea nel giardino della città nel cuore di Borgo XX Giugno, quello principale e quello del RedBull Tour Bus con oltre 30 artisti umbri, italiani e stranieri; 1 palco alla Galleria nazionale dell’Umbria), talk (1 palco nella piazza in fondo alle scalette di Sant’Ercolano), workshops (2 al giorno con tematiche che spazieranno dal music managment, al guitar teching, dalla start-up economy alla gestione d’impresa), food & beverage 100% made in Umbria (durante i tre giorni di festival sarà la birra dei Mastri Birrai Umbri ed i taglieri della Bottega di Perugia a garantire la provenienza a km 0 di tutto il servizio catering del festival), performance di danza moderna e street-art. Tutto questo in pieno centro storico a Perugia.
GALLERIA CHE SPACCA - ‘L’Umbria che spacca’ quest’anno sarà anche una ‘Galleria che spacca’ con un palco più intimo e adatto alla location dove sarà allestito. Tanta musica di qualità quindi anche dentro la Galleria nazionale dell’Umbria per un mix suggestivo di arte e note per tutti e tre i giorni di festival. La formula sarà sempre la stessa, visita guidata (ore 17, 50 posti) alla collezione della Galleria, concerto acustico (ore 18.15, altri 50 posti per un totale di 100) in sala Podiani e a seguire aperitivo di chiusura offerto dall’organizzazione. Si inizia il 6 luglio con Wu Ming ed Egle Sommacal (Massimo Volume) per poi proseguire il 7 luglio con Umberto Maria Giardini e infine l’8 luglio con Paolo Benvegnù. Gli artisti a loro modo, durante la visita guidata commenteranno i quadri e le opere in mostra, dopo la “critica” più tradizionale che sarà a cura del direttore della Galleria Marco Pierini. Gli appuntamenti, tutti gratuiti, ad un giorno dall’annuncio sul web sono ad oggi già SOLD OUT.
UMBRIA CHE PARLA - Al festival ci sarà anche un “extra stage” chiamato ‘L’Umbria che parla’. Sviluppato in collaborazione con Borgo Bello ed Edicola 518 (Associazione Emergenze), sarà caratterizzato da incontri tematici e talk che si svolgeranno a margine del festival, a partire dalle ore 18 e durante tutti e tre i giorni. Luogo scelto è la piazza in fondo alle scalette di Sant’Ercolano nei pressi dell’Edicola 518.
BAND UMBRE - Punto cardine dell'edizione 2018 saranno, come sempre, le eccellenze musicali umbre: mai come in questi anni, a seguito dei tristi eventi che hanno colpito il nostro territorio, è infatti importante mostrare al vasto pubblico del festival quanto l’Umbria sia una regione in grado di produrre cultura, bellezza e musica capace di muovere l'anima. L’attaccamento alla propria regione è quindi evidente anche in questa sesta edizione del festival, con l’associazione Roghers Staff che ha infatti riproposto il ‘Coopntest’ (in collaborazione con Coop centro Italia, main sponsor dell’evento), il contest che darà la possibilità ad artisti e band umbri di esibirsi sul palco de ‘L’Umbria che spacca’ in apertura agli headliner. Numerosissime le iscrizioni che si sono completate il 5 giugno scorso: oltre 100 le band che hanno compilato il form sul sito ufficiale del festival a dimostrazione di un’Umbria musicale molto viva. In questo concorso musicale, a partecipazione gratuita, le band provenienti dal territorio umbro sono state selezionate da una giuria tecnica composta da addetti ai lavori del mondo della musica live italiana ed avranno ora quindi l’occasione di suonare durante i 3 giorni della rassegna di fronte agli oltre 4000 partecipanti giornalieri che ospita il festival. In totale sono 24 le band che si esibiranno, tra quelle del ‘Coopntest’, quelle provenienti dall’Unimusic (il concorso per band e producer universitari curato dall’Adisu) e quelle promosse da RedBull Music: My girl is retro, Melancholia, D-verse, Dexter, Momi, Fab mayday, Nur, Sara jane ceccarelli, Elephant brain, Dead poets society, Eezu, Orchestrina tirabusson, Lagoona, Heavy wood, Cieli di turner; Ahotaki, Cerku, Mr loud, Lilith, Giuseppe Avarello, The najal, Arashi, Joe, Swoosh.
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