(ASI) Cresce l’attesa, ad ottobre, per Umbria World Fest, festival di fotogiornalismo tra i più importanti d'Italia, la cui dimensione internazionale sta crescendo edizione dopo edizione.
L’appuntamento è a palazzo Trinci, ribattezzato in quei giorni “il palazzo della Fotografia”, che dal 12 al 14 ottobre ospiterà mostre, incontri, letture e premio Portfolio. L’edizione 2018 si annuncia imperdibile. Il tema è quello “caldo” e complesso della ricchezza: conflitti, eccessi, diseguaglianze, sperequazione. I fotografi che esporranno ad Umbria World Fest, indagano sul divario inarrestabile tra ricchi sempre più ricchi (l’1% cui fa riferimento il titolo, detentori della maggior parte delle risorse del pianeta) e il restante 99% della popolazione.
“1% I’m rich, You’re not” è insieme tema, titolo della rassegna, e criterio di selezione delle 10 mostre destinate alle sale di palazzo Trinci. Dougie Wallace, Mario Spada, Laura Morton, Johnny Miller, Daniel Mayrit, Shinya Masuda, Cinzia Canneri, Melissa Carnemolla.
Accanto a loro, le immagini tratte da Rich Russian Kids, piattaforma instagram dei figli degli oligarchi russi, ed al volume curato dallo studio Prill Vieceli Cremers sulle immagini, i segni, i simboli delle banconote.
Gli artisti internazionali saranno tutti presenti in città. A sceglierli ed invitarli, i curatori delle mostre fotografiche. Marco Pinna, photoeditor National Geographic Italia, Piter Foglietta, fondatore e direttore del festival, Lina Pallotta, fotografa e docente e Diego Orlando senior editor di Burn Magazine.
Così il direttore, Piter Foglietta: “I ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Siamo partiti da questa ineludibile realtà per il tema dell'edizione 2018 di Umbria World Fest: di fatto, il divario economico odierno tra la popolazione mondiale non è mai stato così grande e palese. A dircelo chiaramente è il rapporto della ONG Britannica Oxfam sulla diseguaglianza nel mondo. L’uno per cento della popolazione possiede più del restante 99 per cento, una tendenza già evidenziata da qualche anno, ma in costante crescita, che presto arriverà all’estrema concentrazione in poche mani di tutta la ricchezza planetaria. E ancora: “1% i’m rich you are not, è un titolo volutamente provocatorio, che sintetizza la corsa senza freni che sta rendendo il mondo sempre più sbilanciato, i poveri
sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Questo il fenomeno che Umbria World Fest ha scelto come tema da raccontare e illustrare attraverso la fotografia.
Immagini e storie che ci arrivano da ogni angolo del pianeta, utili sia per indagare le forme in cui si manifesta la ricchezza, che per una analisi dei processi di standardizzazione che la fotografia e l’immagine hanno contribuito a definire su questa tematica.
Raccontiamo una storia contemporanea attraverso tecniche fotografiche diverse tra loro: dalle immagini tradizionali della fotografia giornalistica e d'arte a quelle riprese dalle videocamere di sorveglianza, da quelle scattate dai droni fino a quelle riversate quotidianamente sui social attraverso gli smartphone. I'm onepercent... and you?”
Michelangelo Spadoni Presidente dell’Associazione Plateà (organizzatrice del Festival): “Umbria World Fest non sceglie strade semplici. Edizione dopo edizione, abbiamo compreso che la complessità è lo stimolo per crescere. Ogni anno scegliamo un tema specifico: su questo, andiamo a produrre mostre in anteprima nazionale ed europea. Un percorso di approfondimento, che rende il Festival uno spazio culturale capace di essere avanguardia, senza ricalcare quanto è stato già proposto e prodotto da altri. Ecco perché chi viene al Festival ha l’occasione di vedere un’opera prima, una grande mostra collettiva, che anche quest’anno porterà a Foligno oltre 200 scatti opera delle firme più importanti del giornalismo”.