memoriaAssessore Marta Custodi, vogliamo onorare la ricorrenza dando voce ad un Levi poco frequentato che sosteneva ‘se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’

(UMWEB) Corciano. “Nel Giorno della Memoria ci sembra giusto ricordare un uomo che ha fatto della “memoria” il perno della sua esistenza: Primo Levi, a cento anni dalla sua nascita. I suoi primi due libri, ‘Se questo è un uomo’ e ‘La tregua’, pubblicati nell'immediato dopoguerra, lo consacrano testimone d'eccezione”. Così l’assessore alle attività culturali del Comune di Corciano, Marta Custodi, annuncia l’evento “Lessico chimico naturale - tre racconti di Primo Levi”, con Pino Menzolini voce narrante e il pianista Alessandro Deledda che ha curato anche gli arrangiamenti musicali. Previsto domenica 27 gennaio alle 17:30 alla Biblioteca Comunale "G. Rodari" di San Mariano, vuole onorare la ricorrenza in modo non scontato. E’ proprio Minzolini, attore e performer a sottolineare “non v'è pagina scritta da Primo Levi in uno qualsiasi dei suoi romanzi o racconti che non si presti alla lettura a voce alta, all'espressione vocale. A dispetto del suo ritenersi ‘solo’ e ‘semplicemente’ un chimico, risulta palese il suo essere scrittore a tutti gli effetti, scrittore per necessità, scrittore comprensibile ma assai arguto e profondo, scrittore fantastico e fantasioso eppure sempre aderente alla realtà, drammatico testimone oculare, incantevole poeta”. Per parte sua, l’assessore aggiunge “Levi non si stancherà mai di raccontare la sua esperienza, non solo con i suoi scritti, ma anche attraverso innumerevoli interviste, partecipando a conferenze, parlando con i giovani. Un modo per pungolare le coscienze, affinché le atrocità subite dal suo popolo non potessero ripetersi”. Motivando le ragioni dell’evento, Marta Custodi prosegue “questa volta, però, in occasione del centenario della sua nascita (1919-2019) vogliamo onorare il suo messaggio dando voce ad un Levi poco frequentato. Alla fine degli anni sessanta, raccoglie in Storie naturali, dei racconti apparsi in vari quotidiani. Quindici novelle che lui stesso definisce ‘racconti-scherzo, trappole morali, magari divertenti ma distaccate, fredde’. Sono racconti estremi di un uomo mite: la follia dell'eugenetica, la conversione del dolore in piacere, la realtà virtuale che risucchia e tritura la vita mentale e fisiologica di chi se ne lasci tentare. E' qui che scopriamo un letterato libero da qualsiasi etichetta. Un narratore eclettico che diviene umoristico, virtuoso del linguaggio, che fa della parodia la forza della sua scrittura. Esattamente come Trachi, il protagonista di Quaestio de centauris, egli vive un'esistenza ibrida: quella di ebreo e di italiano, di chimico e di scrittore, di testimone e di narratore fantastico. Una condizione, quella centauresca – spiega ancora - che ci accompagnerà anche ne L'ordine a buon mercato dove la ‘doppiezza’ diventerà addirittura duplicazione umana. Nell'ultimo racconto ‘Auschwitz, città tranquilla’ questo concetto di ambivalenza sarà rappresentato da due uomini, due colleghi, separati da un filo, quello del lager. Circondati dal silenzio colpevole di chi ha taciuto.... Allora – conclude - come sosteneva il Primo Levi ‘se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’ per evitare che ogni tempo abbia il suo fascismo, per evitare che vengano negate o distorte le informazioni e la conoscenza necessarie affinché ciascuno abbia la possibilità di esprimere ad attuare la prima volontà”.


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