filosofia incontri(UMWEB) Umbertide. Presso la Fabbrica Moderna di Umbertide si è tenuto il primo dei tre incontri del 2019 del “Caffè filosofico” promossi dal dipartimento di Filosofia e Storia del Campus “Leonardo da Vinci”. I caffè filosofici, pratica che ha le sue origini nel 1700, riscoperta e riattualizzata nel 1992 dal filosofo francese Marc Sautet, hanno l’obiettivo di fornire spunti per discussioni che provocano il pensare attraverso uno stimolante confronto tra le diverse posizioni dei dialoganti. Un relatore introduce in modo informale l’argomento prescelto, dando inizio al libero dibattito tra i partecipanti. L’iniziativa intende portare la filosofia nella città, superando il tecnicismo degli addetti ai lavori, qualificandosi come occasione per pensare insieme ai grandi temi della vita.


Ormai da diversi anni gli insegnanti del dipartimento di Filosofia del Campus “Da Vinci” hanno proposto la pratica dei caffè filosofici per stimolare l’interesse degli studenti per la filosofia e soprattutto per il pensare e ragionare insieme su fondamentali tematiche, sviluppando il confronto ed il pensiero critico. Il primo incontro di questo anno dal titolo “Autonomia o dipendenza? Due visioni dell’uomo”, è stato tenuto da Antonio Allegra dell’Università per Stranieri di Perugia, socio della Società filosofica italiana di Perugia che ha dato il suo patrocinio e con la quale l’Istituto collabora anche per altre iniziative regionali e nazionali. Allegra ha sviluppato il tema partendo dal concetto di autonomia e razionalità che rifacendosi ad autori come Platone, Aristotele, Cartesio e soprattutto Kant, sembra essere diventato il leitmotiv della filosofia contemporanea. Ma l’autonomia assoluta è realmente possibile? Non abbiamo forse bisogno di relazioni per essere uomini ed anche per diventare autonomi? Quanto l’uomo è veramente autonomo e quanto invece dipendente dagli altri nella sua vita? L’autonomia assoluta se ci fosse non si tradurrebbe in solitudine e non sarebbe questa la fine dell’uomo e della sua specificità di essere razionale e sociale per dirla con Aristotele? Queste alcune delle problematizzazioni emerse dal discorso ed alle quale i circa 40 studenti presenti hanno cercato di rispondere attraverso il confronto, il dibattito, l’ascolto delle altrui posizioni. Gli studenti hanno partecipato attivamente dimostrando interesse, curiosità stimolando una discussione mai banale e ricca di interessanti spunti di riflessione. La situazione informale, la possibilità discutere in modo profondo ma non in ambiente didattico, il confronto tra vari modi di pensare, la riflessione critica sono sicuramente gli ingredienti del successo di questo tipo di attività pensata per gli studenti e per l’arricchimento delle loro competenze. Gli altri due incontri del caffè filosofico si terranno con Marco Marcucci e Francesco Menichetti, docenti di Diritto e Religione del Campus, nei mesi di aprile e maggio.
L’iniziativa, nata dall’interesse dimostrato da molti studenti per la filosofia, si colloca nel contesto delle molteplici iniziative che i docenti del Dipartimento stesso stanno costantemente promuovendo. E’ proseguita infatti anche quest’anno con successo sia la partecipazione alle Olimpiadi della filosofia a livello nazionale, sia agli incontri su tematiche filosofiche presso la Facoltà di Filosofia di Perugia. Si sta svolgendo inoltre, per l’ampliamento ed il potenziamento del curriculo dello studente e l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e Costituzione, il corso di Bioetica che rivolto agli studenti del triennio permette di conoscere e riflettere sulle implicazioni filosofiche delle applicazioni biotecnologiche sull’uomo e sull’ambiente
La complessità attuale richiede infatti anche alla scuola nuove forme di approccio decisamente più dinamiche e stimolanti che raggiungano però gli stessi obiettivi: lo sviluppo ed il potenziamento della capacità critica necessaria per la loro futura cittadinanza attiva. E la filosofia, disciplina caratteristica della licealità, contribuisce in modo peculiare a questo obiettivo permettendo oltre ad una ampia visione della realtà, la contestualizzazione in un orizzonte di senso dei temi profondi dell’uomo e del suo pensiero.


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