(UNWEB) Perugia. Un segno di continuità e rinascita culturale. Sarà una edizione “ridotta”, a causa della pandemia da Covid-19, la XII edizione del Festival internazionale laurenziano d’organo, in calendario a Perugia, dal 4 al 6 agosto, al monumentale organo Tamburini della cattedrale di San Lorenzo con le sue 5.178 canne suonanti, restaurato cinque anni fa. «E’ un segno di continuità con le undici precedenti e ben riuscite edizioni e a testimonianza della volontà di “rinascita culturale” della nostra città e della nostra regione dopo il lockdown», annuncia monsignor Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della Cattedrale di San Lorenzo promotore del Festival con la collaborazione dell'Associazione FILO (Festival Internazionale Laurenziano d'Organo). «Lo facciamo, come è giusto che sia, nel rispetto delle norme sanitarie e del distanziamento sociale per la prevenzione del contagio da Coronavirus – prosegue il sacerdote –, limitando la partecipazione del pubblico ai posti prestabiliti per la cattedrale (attualmente 200, ndr)».
Un’edizione ridotta ma di qualità. Si tratta, sottolinea monsignor Sciurpa, di «un evento culturale musicale di respiro internazionale che, nell’ultimo decennio, ha visto esibirsi all’organo della nostra cattedrale i più noti maestri organisti del mondo, richiamando a Perugia, in agosto, in prossimità della solennità di San Lorenzo, numerosi cultori della musica d’organo e non solo, provenienti da diverse nazioni». L'edizione di quest'anno rassicura il sacerdote, «ridotta per numero di concerti e soprattutto priva di esecutori provenienti da altre nazioni, non farà mancare la qualità delle prestazioni per le capacità, internazionalmente riconosciute, dei nostri artisti locali; faranno senz'altro onore all'ormai consolidata tradizione di questo festival».
Il programma e gli organisti. Gli appuntamenti al pubblico, in cattedrale (l’ingresso è gratuito), sono martedì 4, mercoledì 5 e giovedì 6 agosto, alle ore 21.30. Ad esibirsi al monumentale organo Tamburini, oltre al maestro Adriano Falcioni, direttore artistico del festival e organista titolare della cattedrale che terrà il suo concerto la serata conclusiva, saranno gli organisti Piergiovanni Domenighini e Francesco Prelati. «La XII edizione – evidenzia il maestro Falcioni – è dedicata ai 250 anni della nascita di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi: Ludwig van Beethoven. Il maestro Domenighini, con le sue “trascrizioni” per organo di alcuni brani della V, VI e VII Sinfonia di Beethoven, inaugurerà perciò la serata di apertura del festival, mentre nelle successive serate saranno eseguiti brani tratti dalle opere di Bach, Buxtehude, Debussy, Franck, Mendelssohn e Reger».