PHOTO 2023 05 18 19 37 39(UNWEB) Perugia. E' stata presentata oggi nel noto locale jazz di Milano, Blue Note, l'edizione numero 50 di Umbria Jazz alla presenza del Sindaco Andrea Romizi, la Presidente della Regione Donatella Tesi, il Direttore Artistico Carlo Pagnotta, al Direttore Generale Fondazione Perugia, Fabrizio Stazi e Paolo Salvaderi, Amministratore Delegato di RadioMediaset. Durante la conferenza stampa è arrivato per un omaggio e un saluto anche il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

La formula di Umbria Jazz 50th Anniversary è l'ultima, ad oggi, delle tante che si sono succedute negli anni. Nei suoi tratti generali esordì nel 2003 ed è stata consolidata, aggiornata e migliorata con il passare delle edizioni. Il crescente successo di questa recente fase di Umbria Jazz si deve anche a questa formula che al suo esordio fu definita dei "tre festival in uno", per descrivere tre diverse angolazioni, sia ambientali che artistiche, che nella loro sintesi restituiscono la complessità e la storia di una manifestazione con alle spalle una vita di mezzo secolo.

Il primo festival è quello dell'Arena Santa Giuliana, dove sono ospitati i grandi eventi, di jazz ma non solo, che richiamano il pubblico più numeroso. A prescindere dai generi, il filo rosso seguito dal direttore artistico, Carlo Pagnotta, è quello della più alta qualità musicale. L'Arena nel cuore della città viene allestita come un confortevole teatro open air.

Il secondo festival è quello del Teatro Morlacchi, riservato al jazz e agli amanti del genere, che nella dimensione raccolta e con l'acustica del teatro trovano lo spazio ideale per godersi la loro musica preferita.

Una nicchia particolare, in questo contesto, è quella della Galleria Nazionale dell'Umbria, location prestigiosa perché contenitore della più preziosa collezione d'arte dell'Umbria, in cui trovano una perfetta ambientazione le proposte più esclusive: un jazz, verrebbe da dire, "da camera" per una piccola audience di intenditori.

Il terzo festival è quello delle piazze, dunque all'aperto e gratuito. A Piazza IV Novembre, presente in ogni edizione del Festival a partire dalla prima, si sono poi aggiunti, ormai da molti anni, i Giardini Carducci. È il legame con la Umbria Jazz delle origini: la musica per tutti, anche con generi popolari, come colonna sonora di una atmosfera di festa.

Potrebbe essere inclusa nel festival delle piazze, la marching band, ma in realtà è qualcosa di più: è il festival della città, che i Funk Off da venticinque anni e prima di loro le band di New Orleans, percorrono portandosi dietro il loro pubblico. Se bisogna scegliere una cartolina musicale di Umbria Jazz, questa è la marching band, sintesi della storia del jazz e della festa.

Il club di mezzanotte, paradiso dei nottambuli, si iscrive nella più tipica tradizione di Umbria Jazz, ma più in generale della storia del jazz. Qui è di scena una "house band" alla quale possono aggiungersi altri musicisti in quello che è un rito del jazz di ogni epoca, la jam session.

"L'invito che faccio - ha dichiarato il Sindaco Romizi - è quello di vivere il Festival in tutte le sue declinazioni. All'interno di Umbria Jazz ci sono molteplici manifestazioni e Perugia si offrirà al meglio come sempre a tutto il pubblico del festival.

Quest'anno mi sento in particolare una grande responsabilità quella di essere testimone di un anniversario così importante. Cinquant'anni di Umbria Jazz sono un vanto per Perugia che sempre di più guarda al futuro attraverso i giovani partendo dai più piccoli fino alla formazione universitaria, Umbria Jazz è una vetrina internazionale per tutti loro.

Considero - continua il Sindaco - quella di Uj ormai una grande famiglia con cui ho lavorato intensamente e per quasi dieci anni, li ringrazio tutti e in particolare rivolgo il saluto della città e l'affetto da parte di tutti noi a Carlo Pagnotta."


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