Marino Bartoletti a Narrazioni 15Sala gremita per il popolare ed eclettico giornalista sportivo che ha raccontato il calcio (e il Festival di Sanremo) parlando del suo ultimo romanzo alla presenza di Max Tortora

(UNWEB) Castiglione del Lago,  – Un pomeriggio con Marino Bartoletti che a Narrazioni ha riempito la Sala dell'Investitura parlando del suo ultimo romanzo "La partita degli dei" (edito da Gallucci) intervistato dal giornalista Gianni Agostinelli e da Maria Grazia Virgilio, una delle fondatrici di "Libri Parlanti Books & Coffee", che cura insieme al Comune di Castiglione del Lago l'organizzazione di "Narrazioni: storie, racconti, scritture" edizione 2023/2024, fortunato format che parla di libri con gli autori e i lettori.
Marino Bartoletti, uno dei più noti e apprezzati giornalisti sportivi italiani, profondo e ironico, colto e sferzante, appassionato e sincero, ha incantato il pubblico castiglionese con una serie di storie e aneddoti che sono il frutto di una lunga e brillantissima carriera fatta di dieci campionati del mondo di calcio seguiti dal vivo, dieci Olimpiadi, centinaia di gran premi di auto e di moto, decine di edizioni del Giro d'Italia, la direzione del "Guerin Sportivo", la fondazione di "Calcio 2000", la direzione sia della testata sportiva di Mediaset che di quella della Rai, la direzione scientifica dell'Enciclopedia Treccani dello Sport, la conduzione della "Domenica Sportiva", del "Processo del Lunedì", di "Pressing", l'ideazione di "Quelli che il Calcio". E si è parlato anche di musica e del suo amatissimo Festival di Sanremo, di cui è forse il più apprezzato "storico" italiano e di cui è stato negli anni opinionista, giurato e persino selezionatore delle canzoni in gara e di cui conosce a memori tutti i partecipanti e le classifiche dal 1951 ad oggi. Bartoletti ha annunciato in anteprima un nuovo romanzo ispirato ai grandi personaggi e alle canzoni della principale kermesse musicale italiana: un'opera che uscirà probabilmente nel 2025.
«Un giornalista, uno scrittore, un uomo di grande umanità e sensibilità – ha detto Maria Grazia Virgilio – che con i suoi racconti appassionanti, ci ha fatto trascorrere un pomeriggio all'insegna delle grandi emozioni, le stesse che i più grandi campioni del calcio di tutti i tempi ci regalano nelle pagine del suo "La partita degli dei". Bartoletti ha più volte sottolineato la bellezza del nostro paese e di Palazzo della Corgna, dandoci appuntamento per la presentazione del prossimo romanzo».
A sorpresa, anche per Bartoletti, ad assistere alla presentazione è arrivato l'attore Max Tortora, di passaggio a Castiglione e che ha voluto salutare l'amico giornalista e autore.
Con "La partita degli dei" gli "dei" del calcio diventano i protagonisti di un racconto appassionante nato dalla penna di uno scrittore unico, che come pochi sa narrare storie che sembrano favole e favole che sembrano storie. «Stava per cominciare la più incredibile, fantasmagorica, eccezionale, diciamo pure paradisiaca partita di calcio che mente umana (e forse anche divina) avrebbe mai potuto concepire. In campo – e che campo! – tutti i più grandi campioni della storia: almeno quelli presenti nel Luogo!». Immaginate una "Partita degli dei", in uno "stadio" straordinario, con spettatori straordinari (soprattutto uno) e con giocatori straordinari. Da una parte la "Serie A" di Maradona, Vialli, Meroni, Facchetti, Scirea, Paolo Rossi e Valentino Mazzola, dall'altra la squadra "straniera" di Pelé, Cruijff, Eusébio, Di Stéfano, Puskás, Jašin e Best. Chi vincerà?
Il prossimo appuntamento di Narrazioni è sabato 18 novembre alle 17 con Eleonora C. Caruso che presenterà "Doveva essere il nostro momento" edito da Mondadori.
Una ragazza è seduta su una ruota di scorta bucata, in mezzo al nulla della campagna novarese. I suoi capelli, un tempo rosa zucchero filato, ora sono un garbuglio di colori improbabili. Pochi riconoscerebbero in lei Cloro, celebrità di internet con milioni di follower in tutto il mondo. Insieme a lei, a tentare di riparare un'auto che ha macinato migliaia di chilometri, c'è Leo, trentaquattrenne disilluso, che dalla vita non ha avuto nulla di ciò che si aspettava - e dire che non si aspettava molto. Soltanto uno come lui, senza niente da perdere, avrebbe accettato di partire da Milano alla volta dell'entroterra catanese per recuperare un amico finito in una presunta setta in cui si vive come negli anni Novanta. La setta esiste davvero, all'interno di una masseria abbandonata, ed è guidata da Zan, un uomo ambiguo e magnetico convinto di aver compreso la Verità dopo un lavoro da incubo come moderatore di una piattaforma. Leo rimane alla masseria per tre mesi, ma si accorge di Cloro solo quando lei gli chiede un passaggio per Milano. Inizia così il loro viaggio in auto dalla Sicilia alla Lombardia, sedici ore previste che si dilatano in cinque giorni, attraverso varie tappe in città e paesini dalle atmosfere sempre più surreali, perché l'Italia sta per entrare in lockdown. Leo e Cloro, che non potrebbero essere più diversi, durante il viaggio ricostruiscono le loro vite e le ragioni che li hanno portati alla masseria, discutono, si fraintendono, si allontanano e si avvicinano di nuovo, più simili di quanto entrambi siano disposti ad accettare.
Con "Doveva essere il nostro momento", Eleonora C. Caruso continua un percorso ideale iniziato con "Le ferite originali" e proseguito con "Tutto chiuso tranne il cielo" per consegnarci il suo romanzo più stratificato e compiuto. Attraverso i suoi formidabili personaggi mette in scena le paure, i desideri e i fallimenti di due generazioni, sempre sul punto di afferrare il senso - che continuamente sfugge - della propria esistenza nel mondo, a cui aggrapparsi quando ogni cosa sembra scivolare verso la rovina.


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