Giornata di studi e mostra su Rodolfo Siviero nel quarantesimo della scomparsa
Al centro dell'attenzione il recupero delle opere d'arte italiane
(UNWEB) Todi. Sarà la città di Todi ad ospitare, nella ricorrenza del quarantesimo anniversario della morte, l'omaggio a Rodolfo Siviero, il più celebre agente segreto dell'arte. La giornata di studi, che ne ricorderà la figura e l'impegno nel ritrovare le opere trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, si terrà sabato 11 maggio, con una conferenza nella Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali (ore 16) dal titolo: "Lo 007 dell'Arte: il recupero del patrimonio italiano tra Firenze, Roma e Todi".
Interverranno alla conferenza Riccardo Luciani dell'Università di Perugia, Francesca Bottari, autrice di una monografia su Siviero, Cristina Galassi, docente universitaria, direttrice della scuola di specializzazione in Beni storico-artistici, Attilio Tori, già curatore della casa museo di Rodolfo Siviero a Firenze, e Carlo Zoccoli, che tratterà del legame di Siviero con Todi. Stefano Petrocchi, della direzione regionale Musei del Lazio coordinerà i diversi contributi.
Partendo da un breve excursus sulla vita e le imprese di Siviero, si andrà a delineare la vicenda dello storico dell'arte che da informatore del SIM, il servizio di informazione della polizia segreta fascista, decise di lottare, durante gli anni del conflitto, per la salvaguardia del patrimonio artistico italiano dalle mire del più formidabile sistema di razzia messo a punto dai nazisti, il Kunstshutz. Accanto a Siviero operarono durante il conflitto anche altre importanti personalità dell'epoca: da Giulio Carlo Argan a Palma Bucarelli, da Emilio Lavagnino a Pasquale Rotondi, tanti furono coloro che si distinsero in importanti azioni in una corsa contro il tempo per salvare il patrimonio artistico da alienazione certa.
L'impegno che Siviero dimostrò nel ritrovamento e nella riconsegna all'Italia delle opere trafugate, che oggi si possono nuovamente ammirare all'interno dei musei della penisola, costituisce una prova del suo grande interesse per l'arte e restituisce una testimonianza degli ideali in cui si riconosceva. Accanto all'attività svolta nell'arco di un quarantennio al servizio dello Stato, emerge la personalità di un fine collezionista di opere d'arte, tanto che per volere degli eredi la villa di Lungarno Serristori con le sue collezioni è stata donata alla Regione Toscana per poi divenire museo pubblico.
A fianco al convegno verrà proposta anche una esposizione fotografica dal titolo "Rodolfo Siviero: fotografie sul più celebre agente segreto dell'arte" con del materiale preso in prestito dall'Archivio e dalla Biblioteca del Museo Casa Rodolfo Siviero di Firenze. La mostra, che sarà allestita nei locali della Pinacoteca Civica, ha come obiettivo quello di delineare la figura di Siviero, ricostruendone la vita e le imprese da lui compiute. All'interno del percorso troveranno spazio anche una o due teche con materiale documentario concesso in prestito sempre dal Museo Casa Rodolfo Siviero, e un monitor con il video sulla vita di Rodolfo Siviero e sulla sua collezione di opere d'arte.
L'iniziativa è promossa con il patrocinio del Comune di Todi, dell'Università di Perugia, della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici di Gubbio e della Pro Todi.
Interverranno alla conferenza Riccardo Luciani dell'Università di Perugia, Francesca Bottari, autrice di una monografia su Siviero, Cristina Galassi, docente universitaria, direttrice della scuola di specializzazione in Beni storico-artistici, Attilio Tori, già curatore della casa museo di Rodolfo Siviero a Firenze, e Carlo Zoccoli, che tratterà del legame di Siviero con Todi. Stefano Petrocchi, della direzione regionale Musei del Lazio coordinerà i diversi contributi.
Partendo da un breve excursus sulla vita e le imprese di Siviero, si andrà a delineare la vicenda dello storico dell'arte che da informatore del SIM, il servizio di informazione della polizia segreta fascista, decise di lottare, durante gli anni del conflitto, per la salvaguardia del patrimonio artistico italiano dalle mire del più formidabile sistema di razzia messo a punto dai nazisti, il Kunstshutz. Accanto a Siviero operarono durante il conflitto anche altre importanti personalità dell'epoca: da Giulio Carlo Argan a Palma Bucarelli, da Emilio Lavagnino a Pasquale Rotondi, tanti furono coloro che si distinsero in importanti azioni in una corsa contro il tempo per salvare il patrimonio artistico da alienazione certa.
L'impegno che Siviero dimostrò nel ritrovamento e nella riconsegna all'Italia delle opere trafugate, che oggi si possono nuovamente ammirare all'interno dei musei della penisola, costituisce una prova del suo grande interesse per l'arte e restituisce una testimonianza degli ideali in cui si riconosceva. Accanto all'attività svolta nell'arco di un quarantennio al servizio dello Stato, emerge la personalità di un fine collezionista di opere d'arte, tanto che per volere degli eredi la villa di Lungarno Serristori con le sue collezioni è stata donata alla Regione Toscana per poi divenire museo pubblico.
A fianco al convegno verrà proposta anche una esposizione fotografica dal titolo "Rodolfo Siviero: fotografie sul più celebre agente segreto dell'arte" con del materiale preso in prestito dall'Archivio e dalla Biblioteca del Museo Casa Rodolfo Siviero di Firenze. La mostra, che sarà allestita nei locali della Pinacoteca Civica, ha come obiettivo quello di delineare la figura di Siviero, ricostruendone la vita e le imprese da lui compiute. All'interno del percorso troveranno spazio anche una o due teche con materiale documentario concesso in prestito sempre dal Museo Casa Rodolfo Siviero, e un monitor con il video sulla vita di Rodolfo Siviero e sulla sua collezione di opere d'arte.
L'iniziativa è promossa con il patrocinio del Comune di Todi, dell'Università di Perugia, della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici di Gubbio e della Pro Todi.