DSC 1400Quattro sedi per il progetto espositivo organizzato da comune di Perugia, archivio di stato, fondazione cassa di risparmio di Perugia e fondazione Cariperugia arte che offre uno spaccato dei cambiamenti sociali e della comunicazione politica nell’arco di questi decenni


(ASI) Perugia. Era il 2 giugno 1946 quando con un referendum a suffragio universale i cittadini italiani furono chiamati a scegliere tra Repubblica e Monarchia. Una data cruciale che, oltre a determinare uno stravolgimento dell’assetto dello Stato italiano, segna il raggiungimento di una sofferta conquista: la prima volta al voto delle donne.
Sono trascorsi 70 anni. Il Comune di Perugia, l'Archivio di Stato di Perugia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la Fondazione Cariperugia Arte hanno voluto ricordate tale ricorrenza dal particolare valore civile e simbolico, nonchè i cambiamenti che hanno caratterizzato la lotta politica nella democrazia italiana nell’arco di questi decenni, con un percorso espositivo aperto da oggi fino al prossimo 20 giugno che si sviluppa in quattro sedi: la Biblioteca Augusta, Palazzo dei Priori, Palazzo Graziani e Palazzo Baldeschi al Corso.
Alla presentazione alla stampa che si è tenuta questa mattina, sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente del consiglio Comunale di Perugia, Leonardo Varasano, l’Assessore alla Cultura Maria Teresa Severini, il Segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio dell’Umbria Fabrizio Stazi e il Direttore dell’Archivio di Stato di Perugia Giovanna Giubbini.
“Questa mostra –ha detto il Presidente Varasano nell’aprire la presentazione- vuole ricordare tutti i protagonisti di quella che fu una stagione di concordia e di valori di grandissimo spessore, che ancora oggi ci devono parlare. Con le testimonianze tangibili di quel periodo, che da oggi sono in mostra, abbiamo anche voluto raccogliere il messaggio di vero impegno politico di quelle generazioni”.
“Un messaggio che si rivolge soprattutto ai giovani di oggi, come ha tenuto a sottolineare l’Assessore Severini, che non sempre conoscono quel periodo storico, che ha segnato la nostra società.” L’Assessore ha, quindi, elogiato il lavoro di squadra di tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, fondamentale, a suo avviso, per mettere a sistema i tanti tesori della città.
A questo proposito, anche il Segretario generale della Fondazione cassa di Risparmio di Perugia ha voluto sottolineare la volontà della Fondazione di mettersi a disposizione della città non solo con contributi, ma anche –come in questo caso- con spazi e personale, a beneficio dell’intera comunità.
Dovendo scegliere un taglio, attraverso il progetto espositivo si è cercato di raccontare la storia della Repubblica italiana guardando soprattutto al modo in cui sono cambiate, nel corso di questi decenni, la propaganda dei partiti e la comunicazione politica, con i vecchi comizi che stanno cedendo sempre di più il passo alle piazze virtuali e ai social media. E lo si è fatto attraverso una raccolta di manifesti e volantini elettorali, documenti relativi alle votazioni, filmati delle tribune elettorali, registrazioni dei discorsi, giornali e riviste dell’epoca. Si può così vedere anche come nella storia della Repubblica italiana ci siano state anche delle fratture molto nette, come quella che nel 1993-1994 ha comportato la scomparsa dalla scena dei partiti storici che avevano contributo alla vita della Repubblica nei suoi primi cinquant’anni.
Il percorso inizia dalla Biblioteca Augusta, dove sono state collocate le due bandiere della Monarchia e della Repubblica, a simboleggiare il passaggio dalla prima alla seconda. Sempre alla Biblioteca Augusta sono esposti materiali che appartengono alle raccolte di periodici conservati nella biblioteca stessa, suddivise nelle 4 sezioni Suffragio universale e voto alle donne, Elezioni, Assemblea, Referendum istituzionale.
Si prosegue al piano terra di Palazzo dei Priori dove, all’interno della sala del Grifo e del Leone, è stato ricostruito un seggio elettorale con un’urna e dove si può visionare un interessante documento che riporta seggio per seggio i risultati delle votazioni del 1946 offrendo una fotografia dettagliata del comportamento elettorale dei perugini al voto. Qui sono anche esposti anche foto, documenti provenienti dal Gabinetto di Prefettura e dall'archivio storico comunale di Perugia, da quello del CLN Umbria, dall'archivio privato di Aldo Capitini e manifesti e volantini provenienti dagli archivi dei i partiti politici (PCI. DC. MSI) conservati presso l'Archivio di Stato di Perugia.
Terza tappa a Palazzo Graziani, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in Corso Vannucci, dove è stata esposta una selezione di manifesti elettorali provenienti dalla raccolta archivistica del Centro di documentazione dei partiti politici, dall’Archivio di Stato, dalla Fondazione Ugo Spirito e dalla Fondazione Istituto Gramsci. Largo spazio alla fantasia, sia va da quelli più impegnativi e seriosi a quelli più stravaganti, con immagini e frasi ad effetto studiate per conquistare il consenso degli elettori.
La visita si conclude nel vicinissimo Palazzo Baldeschi, con una carrellata di video forniti da Rai Teche e La7 che partono dagli anni ’60. Si possono così vedere ed ascoltare i discorsi elettorali di personaggi come Saragat, De Mita, Craxi, Berlinguer Almirante, Berlusconi, Bertinotti, Fini, Bossi, fino ai più recenti di Salvini e Di Maio. E ci sono anche vecchi filmati con grandi nomi del giornalismo, giovanissimi Indro Montanelli, Eugenio Scalfari, Miriam Mafai, Pietro Ottone impegnati nelle tribune elettorali e nel confronto con i politici. Una straordinaria testimonianza documentale di come la comunicazione politica si sia trasformata, e non poco, nell’arco di questi 70 anni.
“1946-2016. Settanta anni di vita politica della Repubblica italiana”
Ingresso libero - Orari di apertura:
Palazzo dei Priori – Palazzo Graziani – Palazzo Baldeschi: dal martedì alla domenica 15-19
Biblioteca Augusta: dal lunedì al venerdì 8.30-18-30; sabato 9.00-13.00

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