(ASI) Lettere in redazione. Perugia. Porta la data del 5 febbraio scorso un'interrogazione sulle vicende dello stabilimento di San Sisto della Nestlé-Perugina, con la firma dei deputati Cinque Stelle Ciprini e Gallinella.
La nota azienda sta vivendo un periodo di grave difficoltà in relazione ai volumi produttivi, che quest'anno saranno ulteriormente in calo rispetto al 2014. La conseguenza ineluttabile sarà quella della perdita di posti di lavoro in un'azienda storica per l'intera Regione Umbria dove sono occupati circa 1000 dipendenti. Nonostante la stipula dei contratti di solidarietà, le informazioni che circolano sono quelle di un ridimensionamento che potrebbe condurre addirittura allo smantellamento di impianti per la produzione di prodotti considerati "storici".
Oggi assistiamo al tentativo, da parte della Presidente della Regione Catiuscia Marini, di "discutere della situazione" con un incontro convocato per domani, 25 febbraio, a Palazzo Donini . Incontro chiesto, come risulta da note stampa, in relazione "alle preoccupazioni evidenziate dalle organizzazioni sindacali in ordine alle prospettive produttive" dello stabilimento.
Occorre sottolineare che sono passati ben quattro anni da quando i dipendenti della Perugina segnalarono il pericolo di un crescente smantellamento con conseguente perdita della produzione e dei posti di lavoro. Non possono essere certo il sistematico ricorso alla cassa integrazione ed ai contratti di solidarietà i mezzi per fronteggiare il calo della produzione, ma occorrono politiche industriali serie.
L'Umbria ha visto, negli ultimi anni, un pesante calo del PIL che, ad oggi, si attesta ai livelli del 1997. Non è più credibile una politica che si risveglia dopo anni di letargo, attenta a fronteggiare i timori di mancate riconferme elettorali a soli tre mesi dal voto.
Le politiche economiche ed industriali in Umbria avrebbero richiesto interventi sistematici, coerenti e plausibili e non certamente incontri "dell'ultim'ora".
MoVimento 5 Stelle Umbria