giovanni ceccotti 620x264(ASI) Lettere in redazione. La sortita di Giorgio Armillei, assessore alla cultura del Comune di Terni, ci fa ben sperare in quanto per la prima volta qualcuno inizia a dire apertamente come stanno le cose.


Certo il settore della cultura, oggi, è un campo minato dove non sempre si riesce a garantire quell’apertura mentale che richiederebbe. E l’assessore Armillei, che ricordiamo è stato nominato in Giunta per le sue competenze forte di una pluriennale esperienza quale funzionario amministrativo del Comune di Terni, con il suo intervento sul principale partito cittadino ha aperto un dibattito che può e deve essere visto come il primo segnale di reale apertura culturale a Terni. Segnale che lascia presagire la presa di coscienza di un movimento cittadino volto a ridefinire in maniera positiva una città il cui equilibrio socio-culturale è stato messo a dura prova sia dal crescente degrado etico ed estetico che dalla mancanza di sicurezza e legalità che ha fatto di Terni il “teatro” di drammatici casi di violenza.
Al contrario, oggi in città possiamo dare avvio ad un percorso virtuoso che può cominciare proprio dalla candidatura a Capitale della Cultura. Per farlo, però, è bene comprendere che non si deve dare troppo peso ai mal di pancia del Pd mentre dobbiamo rimettere al centro la voce dei cittadini, specie di coloro che fanno della cultura il loro pane quotidiano e che si sono visti tagliati fuori dal novero di esperti coinvolti dall’assessore.
Ricordiamo altresì che, in questi primi mesi di amministrazione, lo stesso Armillei si è trovato a gestire alcune vicende molto complesse vedi le polemiche legate al bando del Caos, la madre di tutte le battaglie, che ha creato molti malumori sia in Giunta che nel consiglio comunale che si è visto bypassato dall’assessore. Altro tema rilevante quello delle forti perdite e dei consistenti fondi assegnati all’Istituto Briccialdi, risorse comunali elargite senza alcun controllo.
Oltre a predicare, quindi, è ora di iniziare anche a razzolare bene.
PROGETTO TERNI
Il Presidente
Giovanni Ceccotti