(ASI) Lettere in redazione. Perugia. E’ incredibile, come, nonostante la crisi piena della democrazia rappresentativa, per uno scollamento che sembra insanabile tra istituzioni e cittadini, ritenendo evidentemente di vivere una realtà parallela, politici vecchio stampo continuino a coltivare i loro piccoli privilegi.
La Convenzione tra il Comune di Perugia e il Perugia Calcio per la gestione dello Stadio “Renato Curi” all’art. 13 prevede che il Perugia Calcio si impegna a mettere a disposizione dell’amministrazione comunale biglietti e/o abbonamenti per assistere agli incontri di calcio in numero e secondo modalità che verranno definite di anno in anno. Dopo insistenti voci di corridoio che volevano un utilizzo improprio di tali biglietti, ho fatto un accesso agli atti per sapere se sussistono atti dell’amministrazione comunale sull’utilizzo dei predetti biglietti e per avere l’elenco di chi, in questi anni, ne ha fruito. La sconcertante risposta dell’ufficio è che non sussiste alcun atto dell’amministrazione che ne disciplini l’uso né un elenco degli utilizzatori. Ma una pubblica amministrazione deve agire per atti e provvedimenti, per l’interesse generale, non in rappresentanza di soggetti privati. Tanti sono gli interrogativi: i biglietti sono sempre stati messi a disposizione; e allora, mi chiedo: chi li ha gestiti, l’assessorato di turno? Con quali criteri? Chi ne ha fruito per entrare gratis allo stadio invece di pagare il biglietto come tutti i cittadini normali? Perché tale prassi finisca, ho depositato un ordine del giorno, a mia firma, perché si sospenda prontamente l’applicazione di tale norma della convenzione e affinché tale disposizione sia quanto prima abrogata. Si sarebbe potuto pensare ad un utilizzo a fine sociale e di politiche dello sport, in collaborazione con il Perugia Calcio, ma visto quanto ancora questa amministrazione sta perpetrando, non ho fiducia che un tale impiego possa avere il fine auspicato. Quindi, è bene procedere prontamente per l’abrogazione della norma.
Il Consigliere
Cristina Rosetti