Italia Nostra Logo(ASU) Lettera in redazione. A riguardo dell’inchiesta giudiziaria sulla Gesenu, “Italia Nostra” ritiene giunto il momento di ripensare tutto il ciclo economico e politico inerente i rifiuti; in particolare constata l’inefficacia dei tradizionali controlli affidati ad enti e organismi che nei fatti dipendono dalla stessa politica.


“Italia Nostra” richiama che il controllo più efficace va ricercato nel naturale contemperamento di legittimi interessi diversi e contrapposti: il cittadino dovrebbe avere un compenso per i rifiuti conferiti, le aziende che gestiscono il ciclo rifiuti dovrebbero avere le loro maggiori entrate non nelle bollette imposte per via politica, bensì nella vendita dei prodotti derivanti dalla raccolta: riciclo dei solidi, produzione e vendita di energia, calore, frigorie, compost, fertilizzanti, acqua irrigua, etc.
L’acquirente avrebbe il suo naturale interesse nella qualità vera e non solo “certificata” di tali prodotti, così che l’interesse naturale delle aziende che gestiscono il ciclo rifiuti si sposti nella effettiva qualità del servizio offerto ai cittadini.
In Europa grossomodo questo è il circuito virtuoso sui rifiuti.
Il nostro sistema invece sembra orientato al contrario: bollette alte svincolate dalla qualità del servizio, aumenti decisi col potere politico, monopolio, impossibilità degli utenti di scegliere e quindi controllare, inesistenza di qualsiasi partecipazione dei cittadini-utenti.
Con una tale governance è quindi possibile che enti e aziende pubbliche possano diventare sentine di affari illeciti molto privati; possibile che diventino potenze finanziarie che attirano ogni sorta di personaggi e affari; possibile che possano piegare la propria organizzazione interna (assunzioni, premi, promozioni, strategie) non in funzione della qualità del servizio ma per altre logiche politiche.
“Italia Nostra” auspica in materia di rifiuti (e molte altre) autorganizzazione di quartieri e frazioni capace di diminuire le bollette e in ciò incentivare concretamente comportamenti virtuosi di tutti.
In questa cupa vicenda dai risvolti ancora tutti da capire, trova conferma la consapevolezza che ecologia nei territori si può ottenere solo con l’ecologia della politica.
Il Presidente della Sezione di Perugia – Arch. Luigi Fressoia
La vice Presidente – Dott.ssa Loretta Bastianini