ItaliaNostra2“ITALIA NOSTRA” DI NUOVO SU PIAZZA GRIMANA.

Gentile Sindaco e gentile Vicesindaco, ci vediamo costretti ad intervenire di nuovo su Piazza Grimana. La richiesta di indire un concorso di idee generali e poi un concorso di architettura per sistemare adeguatamente l’intera Piazza, contenuta nel precedente comunicato insieme all’apprezzamento della pavimentazione finora eseguita, pare caduta nel vuoto. Oltre tale apprezzamento, che ribadiamo, dobbiamo comunque notare che perdura l’incapacità di vedere le cose, vedere palmo a palmo la città nei suoi punti di sofferenza, nelle diffuse brutture che offendono perfino i più gloriosi monumenti: i lavori della nuova pavimentazione non sono riusciti a vedere che tra l’Arco Etrusco e Palazzo Gallenga c’è una selva di brutture che andava rielaborata e rimossa, c’è un tabellone di segnaletica alberghiera sproporzionato, sporco e deforme; campeggia il pannello elettronico di accesso all’acropoli (è mai stato autorizzato dalla Soprintendenza?), ci sono altri segnali stradali peraltro di grossa dimensione quando per i centri storici sono consentiti formati ben più piccoli; ci sono pali e paletti più o meno storti e ringhiere non proprio adatte al contesto. Com’è possibile non vedere tutto questo? Com’è possibile fare nuovi pavimenti, inaugurarli in pompa magna, fare ottime illuminazioni ma non vedere così grande bruttura che impedisce ai due monumenti perfino di dialogare? L’angolata di Palazzo Gallenga, squisita architettura settecentesca che nella propria elaborata concavità manifesta la sensibilità dell’architetto verso il monumento etrusco, è del tutto nascosta! Persa! Il soprintendente e la soprintendenza che abitano accanto, non sono interessati a questa grave mancanza? Non vedono neanche loro? Sollecitiamo le forze vive della città, l’Accademia, l’Università, gli ordini professionali specie degli Architetti, le associazioni culturali della città e far sentire la propria voce. Un concorso internazionale di architettura per Piazza Grimana, così come la capacità -finalmente- di vedere realmente la città per come essa si presenta agli occhi dei cittadini e visitatori, è non solo indispensabile ma è banco di prova delle nostre rispettive ragioni d’essere. Arch. Mauro Monella Sezione Architettura e Urbanistica di “ITALIA NOSTRA” PERUGIA