(ASI) Perugia - Il Presidente e capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi nella giornata odierna ha posto il problema relativo alla mancata possibilità di partecipazione dei professionisti umbri ai bandi europei: «I professionisti dell'Umbria hanno diritto di essere ammessi ai bandi POR, FSE e FESR 2014-2020 come succede già in altre 19 Regioni italiane».


«Questa – aggiunge Nevi - è stata una grande battaglia portata avanti e vinta da Antonio Tajani in Europa (quando fu Commissario Europeo alle Attività Produttive) che si è concretizzata con la stesura del piano d'azione per le libere professioni del 2014, poi recepito dallo Stato italiano con la legge di stabilità 2016 (art. 1 c. 821 L. 208/2015) mai attuata dalla Regione Umbria».
«L'esclusione dai bandi di avvocati, commercialisti, medici, geometri, ingegneri, architetti, geologi etc. è assolutamente illegale. inaccettabile se non frutto di una discriminazione ideologica che affonda le radici nella storica avversione della sinistra umbra per le libere professioni».
«Ciò non è più tollerabile anche perché non è in linea con una legge dello Stato che, ancorché priva di sanzioni, deve essere assolutamente rispettata dalle Regioni. A tal fine annuncio che chiederò a tutto il Centrodestra di firmare una mozione che impegni la Giunta Regionale a predisporre i prossimi bandi anche quelli di imminente uscita a valere sul fondo sociale europeo (FSE) e sul fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), in modo tale che vi siano anche i liberi professionisti tra i beneficiari.Annuncio altresì che depositerò una interrogazione alla Giunta Regionale per sapere i motivi per i quali l'Umbria ha scelto di non recepire il dettato
del c. 821 della legge di stabilità 2016 che ha recepito in Italia il piano Tajani per le libere professioni».

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia


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