Intervista ASI a Valerio Mancini (Lega Nord), Vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Umbria , Membro della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari e della Prima Commissione Consiliare Permanente.
Che cosa fa il 1 Agosto con 41° all’ombra il Vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Umbria, Valerio Mancini nonché esponente del Consiglio Regionale della Lega Nord?
Con questi caldi, vengono fuori idee buone, stranamente, sono qui davanti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza per portare una copia dell’esposto che ho depositato la settimana scorsa in Procura avente in oggetto la costruenda Moschea o Centro Culturale presso il Comune di Umbertide, è una questione che ormai stiamo portando avanti da due anni che secondo noi ha molti punti da chiarire, ecco per cui ci rivolgiamo in primis all’autorità giudiziaria per chiedere chiarezza ma ovviamente anche le autorità investigative per portare il lavoro frutto di due anni di ascolto dei cittadini.
La moschea ha dato adito a delle contrapposizioni vibranti da parte delle istituzioni e da parte dei partiti politici, andiamo ad analizzare l’aspetto formale, quel territorio per che cosa era destinato nel Comune di Umbertide?
Il terreno che è stato venduto all’Associazione Culturale Islamica era un terreno di proprietà del Comune, quindi l’amministrazione comunale che oggi si sta agitando per giustificare la provenienza finanziaria dei fondi che hanno permesso la costruzione di questo centro culturale o moschea è praticamente stato venduto a questa associazione su una scelta politica ben precisa, questo terreno era all’interno di lotti edificabili e in una zona artigianale è stato fatto un esproprio ed è stato tolto l’uso ad un insieme di famiglie che utilizzavano quel terreno come luogo per persone diversamente abili. Abbiamo ricordato più volte che si è trattato di un affronto nei confronti di queste associazioni ma soprattutto dei cittadini più deboli, per destinare quel terreno alla costruzione di un centro culturale islamico o Moschea, quindi una scelta politica grave di togliere un bene pubblico a delle associazioni per darla a un’associazione culturale islamica, secondo noi un atto deplorevole e non condiviso assolutamente dalla cittadinanza.
Secondo la sua tesi ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione: l’aspetto formale riguardante il terreno non adibito alla costruzione di edifici di culto; secondo aspetto, c’erano delle associazioni meritevoli dell’utilizzo del terreno per il recupero sociale; terzo aspetto quello politico.
Secondo Lei se questo terreno non era adibito alla costruzione di edifici di culto in generale, perché il Sindaco ha scelto di costruire questo centro di culto o Moschea? Inoltre per voi si tratta di centro di culto o di una Moschea?
Per me è non è un centro culturale ma una Moschea, tant’è che negli ultimi articoli di stampa e nelle ultime dichiarazioni del Sindaco si parla di Moschea e addirittura chiede aiuto al Ministro Minniti, avendo una sola caserma dei carabinieri.
La domanda è si tratta di un centro culturale o una Moschea visto che tutti la stanno chiamando Moschea e quindi lo stesso Imam recentemente coinvolto anche in fatti di cronaca che riguardano procedimenti giudiziari molto pesanti, quindi li c’è una dicotomia sostanziale fra il fatto che se era luogo di culto quel terreno all’associazione culturale non si poteva vendere ma solo per scopi di culto ma solo per scopi sociali.
Perché ora tutti la chiamano Moschea? Il motivo dell’esposto deriva dal fatto di un chiarimento da parte delle Autorità se si tratta di una Moschea o di un Centro Culturale, perché le due autorizzazioni urbanistiche non sono compatibili.
La lega propone un referendum popolare per sapere cosa ne pensa la cittadinanza, dal momento in cui ha subito questa decisione senza essere ascoltata, di solito la democrazia partecipativa rispetta pienamente i dettami costituzionali.
Bellissima domanda, La ringrazio, la Lega ha fatto tutto quello che poteva fare, lo ha fatto iniziando dal 26 Gennaio 2016 in Consiglio Regionale, in cui io ho sottoposto una mozione molto interessante all’Assemblea Legislativa che il PD ha respinto in Commissione, questa mozione chiedeva che fintanto non siano stati stabiliti chiaramente i rapporti a norma dell’articolo 8 della Costituzione fra Stato e Confessione Religiosa , lo voglio ricordare una volta per tutte la Confessione Islamica non ha a norma dell’articolo 8 della Costituzione a oggi nessun patto serio, scritto con il Ministero dell’Interno e quindi con lo Stato italiano, è l’unica confessione religiosa del mondo che non ha questo patto.
Secondo punto; fintanto non si arriva ad una chiarificazione dal punto di vista procedurale tra Centro Culturale e Moschea si deve arrivare a una moratoria non si costruisce ne Centri Culturali ne una Moschea.
Terzo punto; la provenienza dei finanziamenti di questi centri culturali, vogliamo ricordare le ultime espulsioni che hanno fatto le forze di pubblica sicurezza che hanno espulso l’Imam di Via dei Priori, l’Imam di Corciano a suo tempo l’Imam di Ponte Felcino. Ne vogliamo dire altri? Sono stati espulsi non perché erano cattivi ma per proselitismo terroristico, quindi la cittadinanza di Umbertide doveva sapere che in quel luogo sottratto alle associazioni per persone diversamente abili in cui c’era anche una serra per bambini down; insomma una questione di una violenza nei confronti della cittadinanza e di tutta l’Umbria immane.
E’ stato fatto tutto questo la mozione non è stata accolta è stata rimandata in commissione, abbiamo chiesto l’ausilio del Prefetto, non è venuto, non perché non ha chiamato la Lega ma non ha risposto al Presidente Solinas, abbiamo scritto ai Consiglieri Comunali di Umbertide affinché facessero un regolamento per indire un Referendum, non ci ha risposto nessuno; abbiamo scritto a tutti e non ci ha risposto nessuno.
Non ci rimane che la via giudiziaria, se la via giudiziaria chiarirà una volta per tutte sarà un servizio non solo per la città di Umbertide ma per l’Umbria e per tutta Italia, perché non ci si può permettere di farci prendere in giro chiamando le cose con un modo diverso per superare i buchi legislativi.
Quella secondo me è una Mosche ha una torre alta 12,90 metri, ha una cupola arabeggiante, i centri culturali che voi sapete sono ben diversi quindi chiediamo chiarezza e mi affido all’azione investigativa e quella giudiziaria della procura.
In democrazia la sovranità appartiene al popolo che la esercita con le votazioni, quindi sarebbe opportuno che si sentisse la cittadinanza. Di fronte a queste argomentazioni il Prefetto come mai non ha agito?
Secondo me è un’opinione abbastanza chiara, il Prefetto è nominato dal Governo, questo è un Governo che non fa muro contro i tanti immigrati, siamo ormai a quota 500mila di persone diversamente senza passaporto altrimenti se li chiami in un’altra maniera ti denunciano; quindi dovete sapere che non potete chiamare quelle persone clandestini ma dovete chiamarli diversamente senza passaporto altrimenti ti denunciano e devi anche pagare, come il ladro in casa è diversamente proprietario.
Queste due battute che vengono dette in modo acido più volte in televisione, questo Governo non fa sicurezza in termini seri perché fa arrivare 500mila persone in questi anni, vuol dare la cittadinanza a chiunque nasce in questa nazione dimenticando la storia millenaria che c’è dietro per avere questo prezioso diritto e riconoscimento, è evidente che poi quando uno Stato fa così non fa distinzione fra Centri Culturali e Moschea per poi per fortuna ci sono le forze dell’ordine che ci ricordano che li dentro c’è tanto pericolo e viene fatto proselitismo terroristico, questo non è uno Stato che difende gli italiani, è molto distratto e difende gli italiani, è molto distratto e difende qualcos’altro , ad oggi difende le poltrone del PD che sono chiaramente al Governo di questo Paese.
Ettore Bertolini - Natsuko Moritake - Edoardo Desiderio - Agenzia Stampa Italia - Umbria Notizie Web