barb1(UNWEB) Perugia. “La Regione Umbria è vicina alle persone con disabilità, con l’obiettivo di costruire un modello di assistenza innovativo e integrato con il territorio, capace di dare risposte adeguate a chi è più fragile: realtà come il Centro Speranza di Fratta Todina, costituiscono un esempio da seguire”: lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, visitando stamani la struttura sanitaria e socio-sanitaria per l’età evolutiva, accreditata dalla Regione Umbria, che dal 1984 offre servizi diagnostici, riabilitativi, educativi, percorsi di crescita e inclusione sociale per il benessere psicofisico di bambini e adulti con disabilità.


“Ho voluto visitare questa realtà – ha detto Barberini incontrando operatori e ospiti del Centro, presenti i sindaci di Fratta Todina e Deruta, Giuliana Bicchieraro e Michele Toniaccini – per conoscerla personalmente ed esprimere la vicinanza delle istituzioni a chi si occupa di accogliere chi è più in difficoltà. Ho trovato una struttura all’avanguardia e di qualità, segnata da grande competenza, umanità e professionalità, ben integrata con il territorio e la comunità. Un elemento importante, in un momento in cui i bisogni aumentano ed è difficile riuscire a trovare risposte adeguate per tutti”.
L’assessore ha anche evidenziato che “la presenza dei sindaci di Fratta Todina e Deruta, al di là dei diversi orientamenti politici, dà il senso di una squadra unita, con le istituzioni che si mettono al servizio della comunità, per trovare insieme le risposte migliori valorizzando le risorse presenti sul territorio”.
Barberini, per l’occasione, ha reso noto che “la Regione, in linea con il Piano sociale recentemente approvato e in vista della definizione del nuovo Piano sanitario regionale, sta aggiornando la disciplina per la classificazione delle strutture residenziali e semiresidenziali per la disabilità, per adeguare risorse e rette in base alla tipologia e alla qualità dei servizi offerti”.
Il Centro Speranza conta circa 60 dipendenti, fra medici, terapisti, logopedisti e altro personale. Gli utenti del servizio riabilitativo diurno sono inseriti in piccoli gruppi e seguiti da educatori professionali e terapisti della riabilitazione.
L’équipe multidisciplinare collabora con i servizi sociali e le altre realtà territoriali, promuovendo anche momenti di formazione rivolti all’esterno. Ogni ospite segue un progetto riabilitativo ed educativo individuale, condiviso con i familiari.
La struttura dispone di piscina con acqua riscaldata, stanza multisensoriale snoezelen, ausilioteca per la comunicazione alternativa aumentativa, musicoterapia, palestre e aule attrezzate, laboratori per le attività occupazionali (ceramica, cucina, parruccheria, orticoltura). Nell’area esterna ci sono un parco giochi integrativo, un frutteto con percorsi sensoriali e un orto.


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