MARINI PALAZZO CHIGI 1(UNWEB) Roma.“Voglio ringraziare anche a nome delle istituzioni locali e dei sindaci tutto il sistema nazionale, dal Governo, al Dipartimento nazionale della protezione civile, il Commissario straordinario per la ricostruzione e il Presidente della Repubblica: non ci siamo mai sentiti soli nella gestione di nessuna delle fasi che hanno seguito i primi eventi sismici del 24 agosto 2016 e i successivi del 30 ottobre, quelli che hanno più gravemente colpito l’Umbria”.

Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo alla conferenza stampa che si è svolta questo pomeriggio a Palazzo Chigi, insieme al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Commissario Vasco Errani, al responsabile del Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli e ai presidenti delle altre Regioni il cui territorio è stato colpito dagli eventi sismici di un anno fa, seguito da altri tre terremoti.
“Oggi - ha rilevato la presidente Marini – a differenza dei precedenti terremoti di cui abbiamo avuto esperienza in Umbria, abbiamo un quadro normativo e di certezze economiche e finanziarie che ci consentirà una ricostruzione certa e che aumenterà il grado di sicurezza in tutta la zona dell’Umbria colpita dal sisma. Sarà un territorio dove ci sarà molto più qualità per tutti, dagli edifici pubblici alle attività produttive. È un presupposto operativo essenziale per l’avvio di una ricostruzione di qualità: ci sono le risorse e ci sono norme migliorative che ci permetteranno di ricostruire in maniera molto più sicura rispetto a quello che era la situazione un anno fa”.
La presidente Marini si è soffermata sulla questione delle macerie, chiarendo alcuni aspetti. “per la rimozione delle macerie di parte pubblica, ossia di edifici pubblici o che insistono su aree pubbliche, siamo al 65% in totale nelle quattro regioni. Ciascuna Regione ha scelto le sue priorità. In Umbria, ad esempio, a Norcia la ‘Zona rossa’ dopo gli eventi sismici del 30 ottobre comprendeva il 100 per cento del centro storico; da dicembre ne abbiamo riaperta già una parte e abbiamo fatto un lavoro sistematico grazie al quale oggi meno dell’8 per cento è zona rossa. Quanto alle macerie private verranno rimosse, con la novità, - ha aggiunto, ricordando che a un anno dal sisma dell’Aquila solo 2,26% delle macerie era stato rimosso - che saranno anche saranno anche funzionali per la ricostruzione degli edifici, con un complesso lavoro di selezione”.
“Abbiamo garantito assistenza adeguata agli allevatori e al bestiame - ha detto ancora la presidente -, una specificità di questo sisma vista la zona che ha colpito. Tutti soddisfatti i fabbisogni abitativi così come le stalle, solo due in fase di ultimazione, e una settantina di fienili. Così come insediamenti commerciali, siamo in condizione di renderli pienamente operativi tutti, ad eccezione di Castelluccio, entro la fine di settembre saranno consegnati tutti come promesso.
Per le casette, tutte consegnate le circa 95 del primo sisma, al 30 ottobre raggiungeremo l’87% del totale fino a completare al 30 novembre anche con le ultime 99 richieste dal comune di Norcia a fine luglio.
In tutto il cratere realizzate anche le strutture temporanee per l’apertura delle scuole, quindi non ci sarà nessun problema per la riapertura delle scuole”.

Cosa è stato fatto in Umbria. Ecco alcuni dati dell’attività svolta finora.
SAE (Soluzioni abitative di emergenza). In Umbria l’emergenza abitativa del sisma del 24 agosto 2016 (96 Sae in tre aree di Norcia) è stata completamente risolta a marzo 2017. Al 18 agosto scorso sono 138 le “Sae” (soluzioni abitative di emergenza) consegnate su 783 ordinate nei tre comuni di Norcia, Cascia e Preci, il 18% del totale. Entro il prossimo mese di novembre verrà ultimata la consegna di tutte le Sae.
Assistenza alla popolazione. Il soccorso e la prima assistenza alla popolazione è stato garantito allestendo dopo gli eventi sismici del 24 agosto 5 aree di accoglienza che sono salite a 55 dopo il 30 ottobre, in 11 comuni, dove sono state assistite al massimo 4100 persone. Al 18 agosto le persone assistite sono 6957 di cui 360 in container collettivi, 139 in strutture comunali, 618 in strutture ricettive (325 nei comuni di residenza e 87 nelle immediate vicinanze). Le persone assistite in autonoma sistemazione sono 5480 (2305 nuclei familiari).
Settore zootecnico. Ormai esaudite le richieste di strutture a servizio degli impianti zootecnici. Sono stati consegnati tutti i 20 Mapre (moduli abitativi provvisori rurali d’emergenza) necessari dopo il sisma del 24 agosto e 44 degli altri 48 moduli destinati agli allevatori per un totale di 64 in cui alloggiano 118 persone. Le stalle consegnate sono 110 su 112; consegnati 74 fienili, l’intero fabbisogno dopo il sisma del 30 ottobre.
Insediamenti commerciali temporanei. Sono 103 quelli necessari dopo i danni causati dal sisma del 30 ottobre; entro il 31 agosto prossimo verranno consegnati 27 insediamenti (oltre il 26%).
Macerie. La stima complessiva è di circa 100mila tonnellate, di cui 60mila pubbliche e 40mila private. Attualmente sono state rimosse 11mila tonnellate di macerie pubbliche e, considerando che in media vengono rimosse 500 tonnellate al giorno, entro la fine dell’anno verranno completamente rimosse le macerie pubbliche, nei due mesi successivi si completerà la rimozione.


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