(UNWEB) Perugia- “La VII edizione del Laboratorio di benchmarking tra sistemi sanitari regionali ‘Franco Tomassoni’ conferma l’attenzione della Regione Umbria verso il servizio sanitario territoriale e la volontà di confrontarsi con altre realtà regionali, nella consapevolezza che ciascun ambito locale può dare un contributo d’innovazione al processo di riorganizzazione del sistema salute”: lo ha detto l’assessore regionale alla salute, Luca Barberini, intervenendo ai lavori del Laboratorio che, promosso da Regione Umbria e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, si terrà fino a domani a Villa Umbra sul tema “Nuovi strumenti e prospettive di sviluppo per il governo della spesa sanitaria”. A portare i saluti istituzionali agli oltre 120 iscritti anche il Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, Fulvio Maria Longavita.
“La Regione Umbria sta avviando un percorso di riforma, attraverso il nuovo Piano sanitario regionale, che poggia sui risultati positivi raggiunti finora – ha proseguito l’assessore Barberini. Anche quest’anno, infatti, come avviene ininterrottamente da diversi anni, l’Umbria è tra le tre Regioni italiane ‘benchmark’ per la definizione dei costi medi standard in sanità, al fine della determinazione delle quote di riparto del Fondo sanitario regionale. Un risultato – conclude Barberini - che conferma la qualità dei servizi offerti non solo della rete ospedaliera, ma anche dell’assistenza territoriale e della rete della prevenzione, ciò – ha concluso – ci spinge a portare avanti il processo di riorganizzazione per dare risposte più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini migliorando i servizi offerti”.
“Il Laboratorio – ha detto l’Amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni – è un appuntamento conosciuto a livello nazionale dove i tecnici di diverse Regioni confrontano le proprie esperienze ed elaborano nuovi modelli e soluzioni organizzative e operative in ambito sanitario”.
Per contribuire ad un’analisi accurata dell’andamento e della distribuzione della spesa sanitaria del nostro Paese intendiamo sviluppare, con future azioni formative – ha annunciato Naticchioni – la collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali che svolge funzioni di supporto al Ministero della Salute e alle Regioni per le strategie di sviluppo e innovazione del Servizio sanitario nazionale”.
Il Presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, Fulvio Maria Longavita, ha espresso plauso per l’iniziativa perché offre la possibilità di riempire di contenuti concreti i principi generali di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa e, nel caso di specie, della Sanità. L’auspicio espresso dal Presidente è che oltre gli aspetti della spesa sia considerato il grado di soddisfazione del bisogno dei cittadini, sottolineando che la Corte dei Conti è sì organo “ausiliario dell’Amministrazione”, ma esercita le sue funzioni a servizio dello “Stato Comunità”, ossia dei cittadini.
E’ intervenuto via Skype Davide Faraone, Sottosegretario di Stato alla Salute, che ha evidenziato come in questi anni si siano fatti importanti investimenti in sanità, con l’auspicio che dalla Legge di Bilancio escano più risorse per il Fondo sanitario nazionale. “Da un punto di vista di riequilibrio dei conti siamo soddisfatti – ha affermato -, diminuiscono le Regioni in disavanzo. Il compito che abbiamo di fronte è da un lato di mantenere un trend costante di controllo della spesa delle singole Regioni e dall’altro di migliorare i servizi delle regioni ancora lontane da quelle all’avanguardia. Appuntamenti come il Laboratorio di Villa Umbra servono per raccogliere utili contributi in questa direzione”.
“La sanità – ha affermato il Niccolò Persiani, ordinario di economia sanitaria alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze, - si configura come un settore complesso, fortemente contrassegnato dalle implicazioni a livello sociale e dal rapporto fra Stato e Regioni nel riparto delle competenze per il suo governo. Negli ultimi anni il sistema salute è stato chiamato ad una profonda revisione. Le Regioni dimostrano di volersi confrontare in modo aperto e vogliono essere protagoniste del processo di ridefinizione del modello sanitario in atto, ne è riprova anche la costante crescita di partecipanti al Laboratorio di Villa Umbra”.