(UNWEB) – Perugia– “Con questo disegno di legge abbiamo definito il quadro normativo per rendere più semplice e veloce la ricostruzione post-sisma, sia privata che pubblica, offrendo adeguati strumenti urbanistici ed edilizi, ma anche opportunità per agevolare lo sviluppo economico dei territori colpiti, con una particolare attenzione alla tutela dell’ambiente e del paesaggio”.
È quanto affermato dalla Presidente della Regione Umbria, nel corso dell’incontro partecipativo sul testo del disegno di legge preadottato dalla Giunta regionale che detta “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, 26 e 30 ottobre 2016 e successivi”. L’incontro, che si è svolto questa mattina a Villa Umbra, ha visto la partecipazione della Presidente e dell’Assessore regionale alle Infrastrutture e i sindaci dei Comuni dell’Umbria, i Presidenti delle Province di Perugia e Terni, e l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni) Umbria. “Obiettivo primario di questa legge, che vogliamo sia la più partecipata possibile, è quello – ha detto la Presidente - di offrire una risposta normativa per consentire una ricostruzione rapida e, soprattutto, compatibile con i tempi che la stessa ricostruzione impongono”.
Sviluppo, semplificazione, sicurezza, qualità e prevenzione: sono queste le cinque parole chiave che identificano il disegno di legge, illustrato dal direttore regionale, Diego Zurli, che ha sottolineato il fatto che occorre impostare l’insieme delle attività che vedranno impegnate per alcuni anni istituzioni e cittadini in un comune sforzo di carattere straordinario che consenta di ristabilire le migliori condizioni di vita delle comunità.
Il disegno di legge si propone di mettere in coerenza la normativa regionale con quella statale e con il quadro delle ordinanze commissariali e contribuire a raccordare la fase di ricostruzione con quella dello sviluppo delle aree maggiormente colpite dal sisma – anche mediante uno strumento strategico, il Master Plan della Valnerina - e intende utilizzare la ricostruzione come occasione di riqualificazione del territorio e degli insediamenti, dal punto di vista paesaggistico e della sostenibilità ambientale, nonché di valorizzazione delle attività economiche, specie quelle che connotano il territorio stesso e ne rappresentano le maggiori qualità.
Fra gli obiettivi principali, c’è anche quello della riduzione della vulnerabilità sismica e del rafforzamento, con gli strumenti e le scelte disponibili nel campo delle attività edilizie ed urbanistiche, del senso di sicurezza, della percezione di sicurezza delle popolazioni, al fine di scongiurare ogni possibile fenomeno di abbandono e porre le condizioni per un convinto e sereno radicamento della residenza e delle attività economiche in un territorio che vede ripetersi con frequenza eventi sismici molto rilevanti.
Nel corso dell’incontro, da parte dei rappresentanti dei Comuni e del resto delle autonomie locali è stato sottolineato l’apprezzamento per il metodo dell’ampia partecipazione voluto dalla Giunta regionale ed è stato affermato che il testo del disegno di legge, così come formulato, già contiene adeguate risposte ad un grande numero di problematiche e che, da parte degli amministratori locali, ci sono alcune osservazioni e suggerimenti per ulteriori aggiustamenti di carattere tecnico.