CobrexAeroporto “San Francesco”. Vicenda Cobrex, le ragioni della SASE e le reazioni politiche

 

Intervista a Cesaretti, presidente SASE

 

Aeroporto “San Francesco”: “sulla vicenda Cobrex è legittimo l’interessamento dei consiglieri regionali” - nota della presidente Porzi

(UMWEB) Perugia, “L’Assemblea legislativa e i consiglieri regionali che la costituiscono sono stati eletti per dare risposte alle istanze dei cittadini umbri e la società Sase, che gestisce l’aeroporto di Perugia, pur rispondendo giuridicamente all’assemblea dei soci che dispone del futuro dei vertici, è una realtà di pubblico interesse, della quale i consiglieri regionali possono e debbono interessarsi”: così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, intervenendo in merito alle problematiche legate alla cancellazione dei voli Cobrex e al successivo scambio di opinioni tra il consigliere regionale Leonelli e il presidente di Sase Cesaretti.

“Nel dibattito pubblico – sottolinea la presidente Porzi – è opportuno ristabilire chiarezza e rispetto dei ruoli reciproci. Non ci sono tribunali, imputati o condanne ma c’è un legittimo interesse da parte di un rappresentante dell’Assemblea legislativa in merito ad una vicenda, quella dell’aeroporto, che riguarda tutta la nostra regione. Non c’è nessun colpevole, come non c’è nessuno titolato ad emettere condanne. Si è in presenza – continua la presidente Porzi - soltanto di un membro dell’Assemblea legislativa che ha proposto, come gli altri che sono intervenuti o che interverranno sulla vicenda, una ipotesi di modalità di lavoro, istituzionalmente corretta, prevedendo un approfondimento nella commissione consiliare competente e un coinvolgimento della presidente Marini quale la referente istituzionale prima per la Sase”.

Aeroporto ‘San Francesco’: “necessaria una commissione d’inchiesta” - nota di Squarta (Fdi-portavoce centrodestra)

Il consigliere regionale Marco Squarta (FDI-Portavoce del centrodestra) interviene sulla vicenda gestione aeroporto “San Francesco” - Cobrex trans e propone “l’istituzione di una Commissione d'inchiesta che faccia luce sulla gestione dello scalo”. Secondo Squarta "a poco servono le scuse del presidente Cesaretti, gli umbri non meritano trattamenti tanto umilianti”.

(UMWEB) Perugia, - “Alla luce degli ultimi sviluppi ritengo necessaria l’istituzione di una Commissione d'inchiesta che faccia luce sulla gestione dell'aeroporto ‘San Francesco’”. Così il consigliere regionale Marco Squarta (FDI-Portavoce del centro destra) che spiega come la sua iniziativa sia conseguente “alla cancellazione dei voli per Barcellona e Bucarest annunciati dalla compagnia romena Cobrex Trans, ennesimo colpo per una infrastruttura strategica per il sistema trasportistico umbro e che, proprio in virtù di ciò, meriterebbe ben altra qualità nella gestione per una sua reale valorizzazione”.

“La vicenda dell'aeroporto di Perugia – aggiunge Squarta – sta diventando sempre più preoccupante: vengono annunciati in pompa magna collegamenti e venduti biglietti aerei per viaggi che restano sulla carta, una beffa sia per per gli utenti, sia per il turismo. Ciò che fa rabbia poi è la consapevolezza di aver perduto definitivamente la possibilità di diventare il secondo scalo della Capitale non riuscendo ad approfittare delle difficoltà di Ciampino e Ancona. E tutto questo a causa di una gestione che sicuramente poteva essere migliore".

Il Portavoce del centrodestra non dimentica poi la "pessima figura del caso Fly Volare. In quella circostanza la società di gestione dell’aeroporto ha anticipato 500mila euro a una compagnia che non è riuscita ad effettuare nemmeno un decollo. Dopo appena poche settimane da quella vicenda – prosegue Squarta – ecco l’altro incredibile annuncio della compagnia romena che, con grande 'sorpresa' del direttore Sase, Umberto Solimeno, comunica la cancellazione dei voli programmati a causa delle prenotazioni al di sotto delle aspettative".

"A poco servono le scuse del presidente Ernesto Cesaretti – conclude Squarta - , gli umbri non meritano trattamenti tanto umilianti. Al nuovo organismo d’indagine da me proposto chiederò di accendere i riflettori sul ruolo di Sviluppumbria, la società partecipata della Regione che ogni anno riceve milioni di euro da Palazzo Donini e detiene una ricca quota della società di gestione. Una delle questioni da chiarire potrebbe essere, ad esempio, cosa Sviluppumbria abbia fatto per la qualificazione dello scalo e se avrebbe potuto fare di più".

Aeroporto ‘San Francesco’: "le parole di Cesaretti? Qui nessuno svolge un operato insindacabile. Nell'esprimere le mie valutazioni penso di interpretare un sentimento diffuso" – nota di Leonelli (Pd)

(UMWEB) Perugia,– “Le dichiarazioni del presidente di Sase, Ernesto Cesaretti, sull’aeroporto ‘San Francesco di Assisi’ risultano sorprendenti, dato che egli svolge una funzione nell'interesse della comunità e della Regione Umbria. Ente che partecipa, attraverso Sviluppumbria, alla gestione della società che Cesaretti stesso presiede”. Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Giacomo Leonelli.

Leonelli spiega che “al di là dell'espressione sicuramente poco rispettosa non tanto nei confronti miei, quanto dell’Assemblea legislativa, emerge invece un atteggiamento di insindacabilità di quanto avvenuto che preoccupa, soprattutto perché ho semplicemente chiesto alla presidente della Giunta, Catiuscia Marini, di svolgere con decisione un ruolo, rispetto ad una priorità, come l'aeroporto, che tutti riconosciamo. Nessuno si senta sul piedistallo dunque, in particolare chi è stato nominato per gestire una funzione di pubblico interesse. Tutto ciò premesso e considerato, resto in attesa delle decisioni della presidente Marini e della Giunta a cui, come sono ben consapevole, spettano le determinazioni del caso”.

Il consigliere del Partito democratico conclude rimarcando che “i 20 consiglieri regionali (tra cui il sottoscritto) sono stati eletti democraticamente dai cittadini per rappresentarli. Nell'esprimere le mie legittime perplessità su quanto accaduto, penso di aver interpretato un sentimento diffuso, rispetto a chi vede nella cancellazione delle nuove rotte non un tema esclusivamente contrattuale o contabile ma di sviluppo e crescita della regione, riguardo ad un aeroporto che, come ho riconosciuto, ha fatto in questi anni passi avanti, è proprio per questo non può permettersi battute d'arresto”.

Aeroporto ‘San Francesco’: “ulteriori voli annunciati e non attivati: superare le incertezze con più risorse da parte della regione per arrivare a 500mila passeggeri l’anno” - nota di Ricci (MISTO-RP/IC)

(UMWEB) Perugia, - “Prendo atto dei problemi che all’aeroporto dell’Umbria continuano a verificarsi, con voli programmati, annunciati e poi non effettuati quando, nei servizio di trasporto, l’affidabilità e la continuità del servizio sono fondamentali anche per l’immagine e la credibilità dello scalo”. Lo dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci (gruppo misto-RP/Italia civica).

“Mi sono già occupato, lungamente, dei problemi della Sase, la società che gestisce l’aeroporto – spiega Ricci - con espressioni anche critiche ma in forma sempre propositiva. In questo caso mi accingo solo a fare una proposta, quella di un incontro ricognitivo in Seconda commissione consiliare per affrontare il tema fondante: la Sase deve avere più risorse dalla Regione (sino a 3 milioni di euro all’anno) per poter attuare il piano di sviluppo industriale, con il fine di raddoppiare i passeggeri sino a 450/500mila all’anno, sviluppando accordi con le principali e solide compagnie low cost che, peraltro, sono fondamentali anche per commercializzare e attrarre più flussi turistici”.

Aeroporto ‘San Francesco’: dopo Fly Volare, lo scivolone Cobrex. La politica e i dirigenti scelti da essa rispondano del loro operato. Dimissioni di agostini e Cesaretti” - nota del gruppo M5S

(UMWEB) Perugia, - “La vicenda Cobrex sembra il copione dello scandalo FlyVolare: roboanti annunci e improvvisamente l’illusione che svanisce, lasciando il nulla dietro di sé”. Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati, evidenziando che “durante la conferenza stampa di questa mattina da parte dei vertici di Sviluppumbria e Sase abbiamo assistito all’ennesimo teatrino di dirigenti-politici che hanno proseguito la narrazione di ‘uno dei migliori aeroporti italiani’, senza fornire giustificazioni e dettagli esaurienti sulla vicenda e addirittura ammonendo la politica e la stampa, che si sarebbero permesse di avanzare critiche (a nostro avviso anzi fin troppo tiepide). Neppure una parola di scuse per anni di gestione disastrosa, testimoniata da recente calo dei passeggeri e dai numeri in bilancio”.

Carbonari e Liberati aggiungono che “il Collegio sindacale di Sase nel Bilancio 2016 ha scritto che ’le strategie e/o le iniziative adottate per assicurare la continuità aziendale appaiono ancora e comunque legate, inevitabilmente, al supporto finanziario della compagine societaria e delle Istituzioni locali’. E la società di revisione ha aggiunto ‘come indicato dagli amministratori, il presupposto della continuità aziendale deve essere assicurato, oltre che dalle prospettive di sviluppo delle attività caratteristiche dell’aeroporto e di apertura della compagine sociale a nuovi soci privati’. Nei giorni scorsi abbiamo depositato una interrogazione riguardante un’altra vicenda segnalata a tutti i consiglieri regionali via email in merito a delle offerte che Sase avrebbe ricevuto da investitori privati. Chiederemo risposte esaurienti dalla Giunta, affinché sia data prova che i soci dell’aeroporto abbiano potuto esprimersi in merito a questa ed altre offerte, chiedendo altresì dettagli sugli effettivi progetti futuri per il rilancio dell’aeroporto”.

“Sviluppumbria e Sase – rilevano gli esponenti dell’opposizione - gestiscono soldi pubblici, non sono partiti politici o imprese a gestione familiare. I loro vertici hanno il dovere di condividere le informazioni e devono rispondere del loro operato verso i loro veri datori di lavoro: i cittadini. Chi gestisce un’impresa può commettere degli errori, ma non è accettabile il livello di arroganza ostentata questa mattina, addirittura contro cittadini e giornalisti: essi dovrebbero forse tacere e assecondare la nauseante propaganda che ci viene rifilata da anni?”

“Ribadiamo – concludono - la richiesta di dimissioni di Mauro Agostini, dirigente ex politico-tesoriere del PD, e di Ernesto Cesaretti. In assenza di un passo indietro, riteniamo sia la Regione a dover intervenire sulla vicenda, nominando vertici non legati alla politica, che magari siano più umili e più trasparenti nella gestione della cosa pubblica”.

 

Adriana Galgano  (Bella Libera Umbria) RIFLESSIONI SU GESTIONE AEROPORTO SAN FRANCESCO D'ASSISI

L'Umbria è ultima in Italia per consumi e penultima per prodotto interno lordo.

Negli anni della crisi abbiamo perso più ricchezza che nel resto di Italia e se ne ha una percezione immediata a guardare gli uffici, i negozi, i capannoni chiusi e gli appartamenti disabitati nelle vie delle nostre città.

Ci sono molti motivi per questa situazione. Uno dei più importanti è il ritardo dell'Umbria a dotarsi di un sistema di trasporto adatto al 2018. Per venire e andare dalla nostra regione ci vuole troppo tempo. Questo ci penalizza enormemente.

In questa situazione, investimenti seri sull'aeroporto e una sua gestione illuminata potrebbero fare molto.

Ci immaginiamo cosa significherebbe per il benessere della regione aumentare da 250.000 a 500.000 il numero di viaggiatori del nostro aeroporto?

Quante strutture turistiche, guide, musei, negozi, aziende, artigiani, ristoranti, bar, attività ricreative e culturali beneficerebbero di questo aumento e che impatto potrebbe avere sulla riduzione della disoccupazione oltre che sulle casse dei comuni? La ripresa dell'attività economica avrebbe anche impatto positivo sul valore del nostro patrimonio immobiliare che è un'altra grande vittima della crisi e di scelte miopi.

Invece di dibattere su questo tema, di verificare che finanziamenti europei potrebbero supportarne il rilancio, di parlare di marketing territoriale – abbiamo una società regionale che dovrebbe occuparsi proprio di questo - si incomincia a far circolare in regione la voce che l'aeroporto non può vivere in Umbria perché siamo troppo pochi (questa è come quella che il FrecciaRossa non poteva passare sui nostri binari).

Purtroppo nel 2018 in Umbria c'è ancora chi pensa che un aeroporto debba servire solo per trasportare i suoi abitanti. In termini di sviluppo economico, è un errore colossale. L'aeroporto
è prima di tutto un volano di sviluppo.

Gli errori compiuti dalla Sase vanno inseriti in questo contesto. Non si considera una priorità l’aeroporto, non ci si investe e si pensa di utilizzarlo per trasportare noi.

Non avendo grandi mezzi economici, con conoscenza approssimata dell'evoluzione del settore dei voli, in un anno la Sase commette tre grandi errori, nonostante i ripetuti appelli che noi abbiamo lanciato, che si chiamano FLY MARCHE (compagnia che dopo un mese fallisce e lascia a terra gli Umbri in vacanza), FLY VOLARE (compagnia che inspiegabilmente riceve 500.000 euro senza avere autorizzazioni e slot per fare decollare gli aerei, che viene diffidata da Enac a vendere i biglietti e il cui titolare viene arrestato in seguito ad un'indagine sul riciclaggio di denaro), COBREX (minuscola compagnia rumena con un aereo uscito fuori produzione nel 1999, che ritarda la partenza dei voli perchè non ha venduto i biglietti). Si dice che Cobrex abbia venduto solo 8 biglietti fino ad adesso. C’è per caso qualcuno che ancora crede in Umbria che una compagnia che ha un solo, vecchio aereo possa farcela a riempire voli con biglietti che costano a volta anche quattro volte che a partire da Roma?

Queste vicende non danneggiano solo coloro che hanno comprato i biglietti, ai quali va tutta la nostra solidarietà e riconoscenza visto che continuano a credere, come noi, nelle potenzialità dell'aeroporto.

Danneggiano un'intera regione, i suoi cittadini, gli operatori economici, i lavoratori, i Comuni.

C'è anche una relazione diretta tra le buche che in tutta l'Umbria dobbiamo affrontare ogni giorno andando in macchina e la gestione miope dell'aeroporto che non riguarda solo Sase ma la politica regionale nel suo complesso.

Su questo tema ci misureremo tutti alle elezioni. Che nessuno si azzardi a parlare di chiusura prima di aver sottoposto il tema al giudizio degli umbri.

 


 AVIS

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