(UMWEB) – Perugia – “Spendiamo bene le risorse comunitarie di questo settennato 2014-2020, concentrandoci soprattutto sulla qualità degli investimenti affinché si compia quel salto strutturale del sistema economico e sociale che ci siamo posti come obiettivo della nostra programmazione, concertata in ogni sua fase anche con le imprese, ma nello stesso tempo guardiamo al futuro e alleiamoci, istituzioni e imprese, perché nella programmazione post 2020 restino centrali le politiche di coesione, che sono le politiche per eccellenza per lo sviluppo economico e sociale dei territori”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo questa mattina all’evento di Confcommercio Umbria “Dare forma ai fondi”, alla Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, per fare il punto sulle risorse comunitarie per la ricostruzione post terremoto del 2016 e per tutte le imprese.
La presidente Marini, nel ringraziare Confcommercio per l’opportunità di confronto e informazione su temi cruciali offerta dall’evento, ha rimarcato “l’importanza del lavoro svolto, grazie anche alle piccole dimensioni dell’Umbria, a stretto contatto con le associazioni di categoria e con le stesse imprese dalla programmazione alla operatività dei fondi strutturali Fesr e Fse, che sarà importante anche per la prossima programmazione”.
Soffermandosi poi sul tema della prima parte dei lavori, dedicata ai fondi europei per la ricostruzione post sisma, la presidente Marini ha ricordato in particolare i due interventi finanziari aggiuntivi che “grazie alla decisione del Governo italiano di destinare alle quattro Regioni colpite dal terremoto parte della dotazione nazionale, hanno consentito all’Umbria di costruire un Asse aggiuntivo ‘terremoto’ con 56 milioni di euro nella programmazione Fesr e di rafforzare con altri 52 milioni di euro misure strategiche del Programma di sviluppo rurale”.
“Risorse che si aggiungono a quelle già assegnate per la ricostruzione degli edifici – ha rilevato – e che consentiranno alle imprese del cratere di innovarsi e attrezzarsi anche per le sfide per il futuro, con interventi che riguardano anche quelle imprese del resto della regione danneggiate indirettamente dal sisma. Competitività, innalzamento del livello di sicurezza degli edifici pubblici e privati, coesione socioeconomica: queste le finalità che ci siamo posti. Nell’Asse terremoto abbiamo previsto inoltre una quota di 10 milioni di euro per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia: un’operazione anche simbolica per dare un segno tangibile della presenza e della vicinanza dell’Europa: solo così – ha concluso – si recupera la fiducia dei cittadini nei confronti dell’Europa”.