IMG 20180725 WA0036(UMWEB) I consiglieri regionali Lega, Valerio Mancini e Emanuele Fiorini rendono noto che sottoscriveranno la proposta di legge di iniziativa popolare “Libertà vaccinale” al fine di estendere il modelle veneto in tutto il territorio umbro.

A tale proposito gli esponenti leghisti invitano i cittadini a recarsi Sabato 28 Luglio, a Perugia, Foligno e Terni con orari 9/13 e 16/19,30 dove saranno allestiti i gazebo per firmare la proposta, da presentare in Parlamento, relativa alla sospensione dell’obbligatorietà vaccinale nell’età evolutiva, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. “La proposta – precisano Mancini e Fiorini - è sostenuta, a livello nazionale, da 65 realtà fra associazioni, comitati e gruppi spontanei di genitori. Sottoscriverla è veramente facile: ogni cittadino munito di documento di riconoscimento potrà recarsi presso il Comune di appartenenza e supportare l’iniziativa firmando sui moduli depositati in Comune o recarsi direttamente al gazebo cittadino. Tale proposta è formata da 4 articoli e prevede sospensione dell’obbligo e abrogazione della 119, farmacovigilanza attiva, istituzione di un comitato scientifico, ripristino dell’obbligo solo in caso di reali epidemie accertate dal ISS senza però precludere l’accesso ai servizi educativi per l’infanzia. Affinchè l’iniziativa abbia seguito – concludono - è necessario raccogliere almeno 50.000 firme entro il 2 agosto 2018, data fissata dal Comitato promotore "Libertà di scelta. La nostra posizione in merito è assai conosciuta avendo portato avanti tante battaglie in Assemblea Legislativa a fianco di genitori e comitati: con la mia firma e la promozione dell’evento vorrei restituire ai padri e alle madri la sacrosanta libertà di scegliere per i propri figli, mettendo fine ad inutili e sterili imposizioni che hanno come obiettivo finale, non la salute dei bambini, ma l’aumento delle casse di qualche multinazionale. La posizione dei comitati promotori dell’iniziativa popolare è chiara, non siamo contro i vaccini ma chiediamo libertà di scelta e che si riporti la produzione vaccinale in Italia sotto il controllo dello stato”


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