(UMWEB) “Sul Centro culturale Islamico -Moschea le menzogne (non le gaffe) si sprecano, soprattutto da chi si è reso responsabile degli atti amministrativi che hanno dato luogo alla sua costruzione.
Allo smemorato ex Sindaco Locchi ricordiamo la sua delibera di Giunta n. 337 del 13/12/2013 con la quale ha approvato i frazionamenti catastali dell’area ex serra, chiudendo per sempre l’iter procedurale e amministrativo del Centro-Moschea. Un responsabile dunque c’è e ha un nome e cognome, insieme al suo fidato scudiero-assessore Tosti, guarda caso anche oggi in Giunta. L’ex sindaco Locchi avrebbe potuto, in quel momento, agire in discontinuità, magari invocando l’autotutela, come avrebbe potuto fare ora, del resto, il sindaco Carizia, che governa infatti insieme a Locchi. Chiedere un parere ad un avvocato privato è perfettamente inutile, dal punto di vista giuridico e amministrativo. Semmai mette in dubbio la macchina amministrativa, che correttamente ha sempre agito legittimamente e con competenza. Perciò, il sindaco Carizia avrebbe potuto interpellare dapprima, con richiesta, l’Avvocatura dello Stato, a norma anche dell’art. 13 della legge istitutiva di essa, ma soprattutto avrebbe dovuto politicamente e coerentemente sostenere gli esposti che la stessa Lega ha presentato in Procura sul Centro-Moschea, rafforzando una battaglia con cui ha vinto, strumentalmente, le elezioni. Infine, ricordiamo che per superare il Protocollo di cittadinanza di Locchi con la comunità islamica basta un atto amministrativo del Sindaco e della Giunta, semplice e senza costi, senza spendere 2000 euro dei cittadini per un parere inopportuno. “
E' quanto dichiarato con una nota dalla Lista Umbertide Cambia.