(ASI) “Un provvedimento tardivo e incompleto: la maggioranza di centrosinistra decide di prendere in considerazione solo parzialmente le legittime esigenze del territorio spoletino”.
L’intervento è dei consiglieri della Lega Umbria, Emanuele Fiorini e Valerio Mancini e il riferimento è alla legge regionale sul terremoto approvata in Assemblea Legislativa. “Tuttavia, seppur nella considerazione che “si poteva fare di più e meglio” – proseguono i consiglieri leghisti – ci riteniamo contenti del risultato raggiunto grazie al lavoro della Lega che attraverso proficue interlocuzioni politiche ha ottenuto l’inserimento di Spoleto, anche se con alcune limitazioni, tra i comuni maggiormente colpiti dal sisma che potranno accedere ad importanti deroghe urbanistiche oltre che nel Masterplan per lo Sviluppo della Valnerina.
Purtroppo, così come emendato, il provvedimento tutela solo “delimitate porzioni e insediamenti” di un territorio che, a distanza di due anni dal terremoto, è ancora alle prese con oltre 500 famiglie sfollate, quasi 1500 edifici danneggiati e un’economia locale che ha risentito enormemente dei danni diretti e indiretti dovuti al sisma, con particolare riferimento alle strutture turistico-ricettive.
Inopportune, altrettanto, le parole di esultanza del consigliere Leonelli per l’approvazione degli emendamenti, considerando che Spoleto è stato completamente ignorato non solo nel primo testo di legge licenziato dalla Commissione, ma anche nei successivi due (bis e ter). Il PD regionale era così distante dal comprendere le esigenze degli spoletini che si è reso necessario l’intervento del partito locale, sollecitato dal sindaco De Augustinis e dalla Giunta comunale, per ricordare a Leonelli e "compagni" dell'esistenza delle problematiche del territorio in questione. É questa l'ennesima riprova che la giunta Marini, con tutti i suoi dirigenti, è sempre più arroccata nel suo palazzo e sempre meno vicina ai cittadini".