fascia olivata 7 (UMWEB) – Perugia - “Il riconoscimento di Sistema di Patrimonio Agricolo di Rilevanza mondiale (GIHAS - Globally Important Agricultural Heritage Sistems), a testimonianza dell'ingegnosità attraverso la quale risorse naturali e necessità umane sono state combinate per creare mezzi di sostentamento ed ecosistemi mutualmente sostenibili, costituisce, per il territorio della cosiddetta Fascia Olivata che va da Spoleto ad Assisi, un risultato molto importante perché mette in evidenza le vere e genuine peculiarità della nostra Regione”.

Così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale all’ambiente ed all’agricoltura, Fernanda Cecchini, hanno accolto questa mattina, martedì 6 novembre, a Palazzo Donini, Yoshihide Endo, coordinatore del Programma GIAHS della FAO, per esaminare e condividere con le istituzioni regionali e locali interessate gli sviluppi dell’importante riconoscimento conferito al territorio umbro. All’incontro erano presenti anche il direttore generale di Sviluppumbria, Mauro Agostini, i rappresentanti dei comuni di Trevi, Assisi, Spello, Foligno, Campello sul Clitunno e Spoleto, coinvolti nel progetto, il presidente dell’Ordine mondiale degli agronomi, Andrea Sisti ed il direttore regionale Ciro Becchetti.
“In questa fascia di territorio – hanno aggiunto Marini e Cecchini -, l'agricoltura sostenibile si combina con lo sviluppo rurale. La gestione da parte di generazioni di agricoltori, l’utilizzo di pratiche adeguate, conoscenze ed esperienze locali, il profondo rapporto con la natura, sono elementi che modellano ed adattano il paesaggio ed il sistema agricolo alle esigenze di sostentamento delle popolazioni locali. E siamo consapevoli dell’importanza di questo risultato che ha permesso alla Fascia Olivata Assisi-Spoleto di diventare, nel luglio scorso, il primo sito italiano ad aver conseguito tale prestigioso riconoscimento di livello internazionale”.
“L’importanza globale di un sito GIAHS – ha affermato il responsabile Yoshihide Endo - è riassunta dal valore del patrimonio agricolo e culturale. Il dossier di candidatura che ha permesso di giungere al riconoscimento ha evidenziato cinque aspetti molto importanti: il cibo e la sicurezza del sostentamento, l’agro-biodiversità, i sistemi di conoscenza locale e tradizionale, culture, sistemi di valori e le organizzazioni sociali ed infine le caratteristiche dei paesaggi. E la Fao – ha concluso Yoshihide Endo – sosterrà tutte le azioni di promozione e di valorizzazione di questo territorio a livello mondiale”.


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