emanuele fiorini(UMWEB) “La Regione Umbria intervenga immediatamente sulla questione relativa alla recente uscita di primari e figure dirigenziali dall’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni”.

Lo chiede il capogruppo Lega Umbria, Emanuele Fiorini attraverso un atto rivolto alla Giunta e all’assessore Barberini: “Basta con questo atteggiamento attendista, bisogna prendere provvedimenti urgenti per assicurare il mantenimento degli standard qualitativi dei servizi ed evitare la paralisi dell’apparato che metterebbe a rischio le eccellenze finora espresse dal nosocomio ternano – spiega Fiorini – Secondo le notizie in nostro possesso, infatti, sia il Direttore Generale che il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera "S.Maria" di Terni sembrerebbero in quiescenza avendone maturato i requisiti. Inoltre, il 31 dicembre 2018 scadranno gli incarichi di “facente funzione” di due dirigenti, la dott.ssa Cinzia Leoni ed il dott. Moreno Sarti: a quest’ultimo sono stati concessi 150 giorni di ferie continuate fino al pensionamento, lasciando di fatto "scoperto" tale ruolo. A questi si aggiungono gli addii, già avvenuti o annunciati, per scelta o pensionamento, di primari e professionisti di peso”. Il capogruppo Fiorini dice di “prendere atto” delle parole del Direttore Generale Dal Maso il quale ha rassicurato l’utenza del fatto che la partenza di questi noti professionisti “non apre scenari catastrofici”. Ma il leghista vuole andare a fondo della questione e chiede alla Regione “di attivarsi affinché la Direzione aziendale renda conto dei tempi impiegati per la sostituzione dei primari”. Perplessità riguardo la necessità di espletare un nuovo concorso per la copertura del posto di primario di urologia, “visto che all’interno dell’Azienda ci sono già le strutture del prof. Mearini e della prof. Costantini”. Richiesto anche l’avvio di una indagine presso la Direzione generale riguardo “la motivazione dello stallo che riguarda le discipline i cui responsabili hanno abbandonato l’incarico per ragioni anagrafiche. Una direzione oculata – commenta Fiorini – avrebbe dovuto gestire il ricambio con maggiore efficienza, bandendo i concorsi per le apicalità in scadenza prima ancora dell’uscita del responsabile di turno, dal momento che il reclutamento delle figure apicali avviene per concorso pubblico e che per l’espletamento di tali procedure necessitano dei tempi stabiliti per legge”. Fiorini preme sull’acceleratore: “Esiste un cronoprogramma relativo alle procedure concorsuali oppure per avere i sostituti occorre attendere che si realizzino congiunture astrali favorevoli?” rimproverando la Giunta di voler assistere inerme “ad un graduale depotenziamento dell’ospedale di Terni. Tutto questo è forse funzionale alla realizzazione di quelle condizioni favorevoli alla tanto sbandierata attivazione del progetto di un ospedale unico regionale ed una USL unica regionale?”. Sul tema dei dirigenti, infine, Fiorini incalza la Giunta e l’assessore Barberini chiedendo “quali provvedimenti intendano prendere riguardo la presenza, nella seconda Azienda ospedaliera dell'Umbria, di due dirigenti ormai prossimi alla pensione”. Nel documento, infine, Fiorini chiede se siano state avviate “indagini sui fatti riportati dalla stampa” (affidamenti diretti e mala gestio) e di “vigilare ed assicurare alla collettività che la gestione del presidio ospedaliero di Terni sia effettivamente improntata sul buon andamento, imparzialità e sviluppo”.


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