(UMWEB) "Ho chiesto al Governo, attraverso un’interrogazione urgente, di riconsiderare con immediatezza la possibilità di eliminare l'obbligo della fatturazione elettronica che già sta provocando caos e aumento di costi per imprese, professionisti e cittadini di tutta Italia, Umbria compresa.
Il precedente governo di centrosinistra, ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, con lettera protocollata alla Commissione Europea il 27 settembre 2017, chiese che l'Italia fosse autorizzata a introdurre una misura speciale di deroga alla Direttiva 2006/112/CE e a introdurre l'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i soggetti passivi stabiliti sul territorio italiano. In tutta Europa questa misura è stata introdotta solo dal Portogallo. Tra l’altro la Direttiva evidenzia che le fatture cartacee e quelle elettroniche devono ricevere lo stesso trattamento e gli oneri amministrativi gravanti su entrambe le fatture debbano equivalersi.
Per quali motivi il governo Conte ha avallato la scelta del governo precedente in materia di fattura elettronica e non ha ritirato la scellerata richiesta presentata dal ministro Pier Carlo Padoan? La scelta del governo di rimanere inerte è ancora più incomprensibile non solo alla luce dei continui proclami contro l'Europa, ma alla semplice lettura della Decisione dell’Europa dell’aprile scorso che ha sì autorizzato l'Italia alla fatturazione elettronica, ma ha rimarcato il fatto che non devono aumentare i costi e gli oneri per i soggetti passivi (cioè i cittadini). Senza contare il generale e imbarazzante caos che si registra in questi giorni anche nel nostro territorio, a danno di imprese, professionisti e cittadini impossibilitati a produrre le fatture elettroniche per i continui blocchi informatici. È necessaria una retromarcia immediata."
Cosi dichiara in una nota on. Fiammetta Modena (FI)