(UMWEB) – Perugia- L’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, Arpal, al fine di rispondere ancor meglio alle esigenze dei disoccupati e delle imprese umbre, pur in un quadro di incertezza maturato in assenza di concrete indicazioni del Governo in merito alla gestione del reddito di cittadinanza, ha dato corso a un ulteriore piano di rafforzamento del personale addetto ai servizi di front office dei Centri per l’Impiego.
Lo rende noto il vice presidente della Regione Umbria, con delega al Lavoro, Fabio Paparelli. “Si tratta – spiega Paparelli - di un secondo passaggio importante messo in campo a pochi mesi di distanza dalla stabilizzazione dei 47 precari dei Centri per l’Impiego delle Province, al fine di poter garantire ulteriori azioni per lo sviluppo dei servizi per l’inserimento lavorativo”. “La prima parte del nuovo piano – spiega l’Assessore - consiste in un ulteriore rafforzamento dell’organico dell’Agenzia con sette nuove assunzioni a tempo determinato, effettive dal 1 febbraio, per la durata di tre anni, con specifici profili di Tecnico per l’inserimento lavorativo e Tecnico per le politiche attive del lavoro, attivate con risorse della programmazione europea 2014-2020 e finalizzate all’occupazione”. I nuovi operatori sono stati individuati attraverso lo scorrimento di graduatorie in vigore della Provincia di Perugia, dalla quale Arpal ha ereditato le funzioni e sono destinati alle sedi di Terni, Perugia e Città di Castello. “La seconda parte della misura consiste, nella trasformazione a tempo pieno di nove operatori precedentemente assunti a tempo parziale, di cui otto con sede nel ternano, dove si riscontrano i maggiori disagi dovuti al notevole afflusso quotidiano di utenza e alla cronica scarsità di personale, cosi come convenuto a suo tempo con le organizzazioni sindacali in fase di costituzione dell’Agenzia. Arpal Umbria - conclude Paparelli - in poco più di sei mesi sta completando, dunque, il proprio assetto organizzativo ed è pronta a rappresenta uno dei modelli più avanzati nel panorama nazionale avendo riunito in un unico soggetto istituzionale le competenze in materia di attività formative e di lavoro”.