Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) propone alla Giunta regionale quattro azioni per migliorare la gestione dell’emergenza sul territorio. L’esponente dell’opposizione sottolinea l’importanza di “velocizzare il rifornimento di kit di Dpi ai medici di base, ai familiari di soggetti svantaggiati, ma anche a strutture di carattere sociale operanti in prima linea. Per Fora è necessaria anche una “più puntuale e giornaliera comunicazione ai Sindaci e agli Enti locali dei soggetti posti in quarantena fiduciaria” ed infine “attivare quanto prima le strutture residenziali per ospitare i positivi al covid-19 non sono così gravi da essere ospedalizzati”.
(UNWEB) Perugia, 25 marzo 2020 - “Ritengo importante rappresentare alla Giunta regionale una serie di azioni, a mio avviso semplici, ma molto importanti per migliorare sul territorio la gestione dell'emergenza coronavirus”. Così il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che le definisce “azioni di buonsenso, prive di bandierine o speculazione politica che ritengo, sulla base di diverse segnalazioni giuntemi in questi giorni, possano contribuire ad una migliore gestione dell'emergenza”.
Per Fora, “occorre velocizzare il rifornimento di kit di Dpi (Dispositivi di protezione individuale) ai medici di base per porli nelle condizioni di sicurezza per effettuare le visite domiciliari. Questi dispositivi vanno inoltre consegnati quanto prima anche ai familiari con soggetti svantaggiati con patologie croniche, e soprattutto alle case di cura per anziani, case protette, centri socio-riabilitativi, sia per gli operatori che per i pazienti, che rischiano di trasformarsi altrimenti in bombe ad orologeria. Il caso di Castelgiorgio - evidenzia Fora -, riportato oggi su alcuni giornali è emblematico, occorre prevenire a tutti i costi l'esplosione del virus in questi luoghi”.
“Al contempo - aggiunge Fora - è importante una più puntuale e giornaliera comunicazione ai Sindaci e agli Enti locali dei soggetti posti in quarantena fiduciaria per un duplice scopo: da un lato meglio seguirli anche tramite gli uffici di cittadinanza o altre strutture sociali, dal punto di vista dell'assistenza psicologica, e dall'altro attivare un monitoraggio sul rispetto effettivo dello stato di isolamento e delle altre disposizioni imposte. Occorre attivare quanto prima le strutture residenziali per ospitare i positivi al covid-19 che non sono così gravi da essere ospedalizzati. Sono persone che su base volontaria potrebbero essere seguite li dentro – spiega -, mettendo in sicurezza loro e i loro familiari che spesso non riescono a sfuggire al contagio a casa, pur seguendo tutte le raccomandazioni e usando i dispositivi di protezione quando loro forniti. È di oggi il caso della famiglia di Spoleto con madre disabile positiva tenuta a casa. Dobbiamo tutti insieme fare di più e meglio”.
Per Fora si tratta, in conclusione, di “azioni ragionevoli e condivisibili, da mettere in campo quanto prima nel territorio. La sfida coronavirus va vinta presidiando il territorio, oltre che gestendo tutte le emergenze sanitarie di questo periodo”