100838374 2707657762804578 4254400659874381824 oCon voto unanime, l’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato una mozione unitaria che impegna la Giunta regionale ad “inserire nel piano sanitario regionale la previsione di una struttura di emodinamica e di cardiologia interventistica nell’ospedale di Orvieto”. Il punto era all’ordine del giorno della seduta  quale atto di indirizzo proposto dai consiglieri Paparelli e Bori (Pd), Fora (Patto civico) e Bianconi (Gruppo misto), condiviso poi da tutti  i capigruppo della maggioranza (Pastorelli-Lega, Pace-FdI, Morroni-FI, Agabiti-‘Tesei per l’Umbria’), ma anche da Thomas De Luca (M5S).

 

(UNWEB) Perugia,  Con voto unanime, l’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato una mozione che impegna la Giunta regionale ad “inserire nel piano sanitario regionale la previsione di una struttura di emodinamica e di cardiologia interventistica nell’ospedale di Orvieto al fine di sviluppare le potenzialità del presidio e venire incontro alle nuove esigenze di tutela della salute del territorio circostante”.

Il punto era all’ordine del giorno della seduta  quale atto di indirizzo proposto dai consiglieri Fabio Paparelli e Tommaso Bori (Pd), Andrea Fora (Patto civico) e Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) poi condiviso e firmato da tutti  i capigruppo della maggioranza (Stefano Pastorelli-Lega, Eleonora Pace-FdI, Roberto Morroni-FI, Paola Agabiti-Tesei per l’Umbria), ma anche da Thomas De Luca-M5S.

Prima del voto unanime sul documento unitario, Paparelli ha illustrato brevemente la mozione ricordando che “nella struttura di Orvieto esiste già una sala operatoria per piccoli interventi che possiede le caratteristiche e le strumentazioni idonee ad ospitarlo” e che “il distretto sanitario di Orvieto, oltre ad avere la maggiore concentrazione di pazienti over 65 di tutta l’Umbria, si trova a scontare una considerevole distanza dalle strutture sanitarie pubbliche di Terni e Perugia e dall’ospedale di Foligno in cui poter trattare d’urgenza patologie importanti come l’infarto miocardico acuto e l’ictus cerebrale”. 

Paparelli ha sottolineato tra l’altro che “ questo importante investimento, oltre a colmare un deficit sanitario importante dell’area di Orvieto, potrebbe diventare il punto di riferimento ospedaliero più vicino per i malati acuti provenienti anche da altri territori come quelli della bassa Toscana e dell’alto Lazio, sia per la minore distanza rispetto ai laboratori di emodinamica di loro riferimento, sia per i migliori collegamenti stradali”


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