Il gruppo consiliare del Partito democratico all’Assemblea legislativa dell’Umbria interviene sulla situazione della Jp Industries annunciando un atto di indirizzo che verrà presentato nella prossima seduta d’Aula. Per i consiglieri Pd “i lavoratori stanno subendo l’ennesima umiliazione, dopo anni di rimbalzi e cassa integrazione”.
(UNWEB) Perugia, “Le istituzioni devono prendere in carico la vicenda, per questo porteremo il tema all’attenzione dell’Assemblea legislativa, con una mozione da discutere nella prossima seduta d’Aula. I lavoratori non vogliono vivere di cassa integrazione ma vogliono sviluppo. Serve dunque un imprenditore serio, in grado di dare garanzie”. Così il gruppo regionale del Partito democratico, che oggi “ha partecipato con il capogruppo Tommaso Bori e la consigliera Donatella Porzi, al presidio di Gualdo Tadino, organizzato dai sindacati Fim, Fiom e Uilm”.
“Ai lavoratori Jp Industries che, dopo anni di rimbalzi e cassa integrazione, stanno subendo l’ennesima umiliazione delle procedure di mobilità, la nostra vicinanza e impegno. L’azienda, dopo anni di sostegno - dicono i consiglieri - ha deciso, in maniera unilaterale, di avviare le procedure di mobilità per 600 lavoratori. Un atteggiamento da stigmatizzare e condannare”.
“Compito delle istituzioni ora - proseguono i consiglieri - è di difendere i lavoratori e di ricostruire un futuro per il territorio, da tempo provato da una crisi economica diffusa, causata proprio dal colosso dell’elettrodomestico. Servono strumenti incisivi, che sappiano sfruttare le potenzialità del territorio, mettendo a disposizione anche le risorse dell’accordo di programma. Servono imprenditori, in grado di sviluppare un territorio e non prenditori, che pensano solo al profitto”.