referendum2020(ASI) Larga affermazione del sì in Umbria al referendum costituzionale. Il risultato definitivo vede il sì al 68,7% e il no al 31,3%. In Umbria saranno così eletti nove parlamentari al posto dei 16 attuali: tre soli saranno i senatori (attualmente sono sette) e sei i deputati (al posto dei 9 che siedono ora a Montecitorio).

A Perugia e provincia il sì ha preso il 69,1% e il no il 30,9%. A Terni e provincia il risultato definitivo del sì è 67.7%, il no 32,3%.

SI, o NO! Così  in sintesi il dubbio ‘Amletico’  al Referendum  di domenica al taglio del numero dei deputati e dei senatori

Parlamento e Senato. L’Italia si è espressa ed ha vinto il SI, risultato democratico che lesionerà  sensibilmente le prossime consultazioni elettorali.

I  costituzionalisti del NO , si sono schierati  da subito contro  Referendum  ma,  non è bastato. La riforma riduce in misura sproporzionata e irragionevole la rappresentanza di interi territori.

Senato: alcune Regioni  saranno sottorappresentate, in questo caso l’Umbria che avrà come rappresentanti a Palazzo Madama e Montecitorio  tre senatori e sei deputati. Si passerà dunque dall’attuale pattuglia di 16 parlamentari a 9,  e da 7 a 3 senatori e non solo, la Regione più Verde d’Italia sarà rappresentata solo dai primi due partiti , con una significativa diminuzione anche in termini di rappresentatività dal punto di vista del peso politico.

Anche la Basilicata tra  le Regioni che pagheranno di più per la rappresentanza a Roma di deputati  e senatori, di fatto l’Umbria che poteva eleggerne 7 nei due rami del Parlameno , a scalerà a solo 2 candidature , mentre la piccola Basilicata da 2 , passerà ad un solo candidato.

L’Umbria, conosciuta quale il Cuore  Verde d’Italia   non può essere considerata territorio di ‘Caccia’ per  dare una sistemazione nei posti più  importanti  ad esponenti politici di livello nazionale.

Oggi l’Umbria è destinata all’irrilevanza politica a livello parlamentare, una chiave di volta e  portare all’accorporamento delle piccole ragioni , aprendo così  la porta alle macroregione, con l’Umbria ridotta al niente.

Meglio un Referendum sulla riduzione Stipendi a deputati  e senatori , ridurre il numero dei parlamentari non sarà un toccasana ,ora non rimane alle prossime consultazioni elettorali politiche , scegliere bene a chi affidare il mandato elettivo per rappresentare l’Umbria ed i suoi i cittadini nei due Emicli  all’interno del sistema governativo romano …. SI  ma, questa è solo Utopia.

romur


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