Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca sottolinea il fatto che “in troppe zone della Usl Umbria 2 le persone con disabilità cognitivo-comportamentali non hanno pieno accesso alle cure psichiatriche e non vengono prese in carico dai servizi di psichiatria territoriali”. De Luca fa sapere che “per tutelare il benessere psicologico dei titolari dei diritti sono pronto a presentare un esposto alle autorità competenti”.
(UNWEB) Perugia, - “In troppe zone della Usl Umbria 2 le persone con disabilità cognitivo-comportamentali non hanno pieno accesso alle cure psichiatriche e non vengono prese in carico dai servizi di psichiatria territoriali”, così il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca che aggiunge : “anche dinanzi ed episodi psicotici rilevanti a queste persone è sostanzialmente precluso l'accesso al servizio psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC)”. “
Come se non bastasse – aggiunge il capogruppo pentastellato - tale preclusione riguarderebbe persino le persone autistiche, nonostante questa patologia a livello scientifico (DSM 5) e giuridico rientri pienamente tra quelle psichiatriche. Di conseguenza tanti titolari dei diritti tra 18 e 65 anni vengono praticamente lasciati in balia di se stessi. Nonostante la complessità di quadri patologici gravi queste persone possono fare riferimento esclusivamente al medico di famiglia o pagare di tasca propria per ricevere supporto da parte di un professionista durante il percorso farmacologico legato agli eventuali psicofarmaci prescritti. Una situazione che costituisce una grave discriminazione”.
“Per questo – fa sapere De Luca - e per tutelare il benessere psicologico dei titolari dei diritti sono pronto a presentare un esposto alle autorità competenti. Per lo stesso motivo – conclude - ho chiesto direttamente alla Giunta regionale come intende intervenire per garantire il diritto all'accesso alle cure, onde evitare discriminazioni alle persone con disabilità cognitive/relazionali”.