LEGA Salvini PremierIl Gruppo della Lega all’Assemblea legislativa dell’Umbria annuncia l’avvio dell’iter in Commissione della propria proposta di legge ‘Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale’”. Obiettivo dell’iniziativa legislativa è “tutelare il lavoro dei professionisti e attenuare l'evasione rendendo obbligatorio il pagamento delle correlate eque spettanze da parte del committente per poter ottenere qualsiasi autorizzazione edilizia”.

 

(UNWEB) Perugia,  “Tutelare il lavoro dei professionisti e, allo stesso tempo, attenuare l'evasione fiscale rendendo obbligatorio il pagamento delle correlate eque spettanze da parte del committente per poter ottenere qualsiasi autorizzazione edilizia”. Questo l’obiettivo della proposta di legge regionale presentata dal Gruppo della Lega, che ha iniziato il proprio iter in Commissione all’Assemblea legislativa dell’Umbria. 

“La proposta – spiega il capogruppo Stefano Pastorelli - nasce da una serie di confronti in videoconferenza organizzati dalla Lega durante il periodo di lockdown, con rappresentanti degli ordini professionali e tecnici e di associazioni di categoria presenti in Umbria, basati sull’ascolto delle problematiche esistenti e sull’approfondimento di tematiche specifiche. A tali incontri erano presenti per la Lega anche il segretario regionale Virginio Caparvi, i parlamentari umbri e in alcune occasioni ha partecipato lo stesso Matteo Salvini. In particolare, dall’interlocuzione con gli ordini professionali e tecnici, è emersa la volontà condivisa di affrontare un’annosa esigenza mai normata in Umbria, al contrario di quanto fatto da altre regioni. La Lega si è fatta carico di un impegno che ha trovato concretizzazione nella proposta di legge ‘Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale’”.

“L'intento  della legge - spiega Pastorelli - è di superare il fenomeno che negli ultimi anni, anche per l'effetto dell'abolizione delle tariffe professionali, che consentivano la definizione dei compensi intesi come minimi inderogabili, ha caratterizzato le procedure di affidamento dei servizi e ha visto i committenti privati e molte amministrazioni prevedere compensi non correttamente, spesso neanche minimamente, rapportati alla qualità e alla quantità delle prestazioni richieste, oltre che alle diverse responsabilità attribuite ai professionisti. Per soddisfare tale principio, nel caso di lavori pubblici, la proposta stabilisce che la Pubblica Amministrazione, in attuazione dei principi di trasparenza, garantisca il principio dell'equo compenso alle prestazioni rese dai professionisti, utilizzando quale criterio base di riferimento per determinare il compenso i parametri del D.M. 17/06/2016, adeguatamente commisurati alle specifiche prestazioni professionali richieste, tenendo conto del costo delle singole categorie che compongono l'opera ed anche della complessità e specificità della prestazione fornita dal professionista”.

“Ancora una volta - conclude la nota - la Lega, con la presentazione di questa proposta di legge, si dimostra vicina al territorio e attenta alle esigenze che provengono dal tessuto economico e imprenditoriale locale. Auspichiamo massima condivisione da parte dell'Assemblea legislativa”.


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