(UNWEB) «Con soddisfazione ed entusiasmo abbiamo appreso della recente approvazione di un Ordine del giorno proposto dall’Assessore Marta e dal Consigliere Perugini del Comune di Todi. La mozione è stata finalizzato alla corretta interpretazione della Legge 194/78, una precisazione di intenti resasi necessaria anche alla luce delle recenti polemiche sulla pillola abortiva RU486 e delle linee di indirizzo emanate dal Ministero.
La mozione, oltre a premettere che la legislazione non prevede in nessun modo che l’IVG venga effettuata in un domicilio privato e che debba essere sempre garantito il requisito di tutela della salute della donna, introduce alcuni obiettivi che costituiscono una novità interessante ed inconsueta per la politica degli ultimi 40 anni della nostra Regione», ha dichiarato Saimir Zmali Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia Umbria.
«Il sostegno all’attività dei consultori come luoghi di corretta informazione, la promozione della costituzione di nuovi Centri di Aiuto alla Vita (CAV) e l’impegno formale a richiedere alla Regione la creazione di un fondo di solidarietà per le donne che scelgono di portare avanti la gravidanza, sono solo alcuni dei punti più qualificanti di una mozione che ci rende orgogliosi dopo anni di politiche contro la vita, una linea completamente opposta da quella che ha voluto vergognosamente intraprendere in agosto la giunta del Comune di Assisi»
«Come Popolo della Famiglia sosterremo ed incoraggeremo ogni Comune dell’Umbria che riterrà importante e fondamentale deliberare in favore della vita, o anche attuare provvedimenti mirati a favorire ogni circostanza che possa prevenire l’aborto», ha concluso Zmali.