(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 11 voti favorevoli della maggioranza su 12 consiglieri presenti la mozione dei consiglieri Valerio MANCINI, Eugenio RONDINI, Daniele NICCHI, Stefano PASTORELLI, Paola FIORONI, Daniele CARISSIMI e Francesca PEPPUCCI (Lega) che chiede alla Giunta di Palazzo Donini un “impegno a manifestare presso il Parlamento la più ferma opposizione al disegno di legge d'iniziativa dei senatori Perilli e Maiorino, recante: modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e al codice civile, nonché altre disposizioni in materia di tutela degli animali, in merito all'abrogazione dell'articolo 842 del codice civile”.
Illustrando in Aula l’atto di indirizzo, Mancini, ha spiegato che “l’iniziativa dei senatori mira a cancellare l’articolo del codice civile in cui si prevede che ‘il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno. Egli può sempre opporsi a chi non è munito della licenza rilasciata dall'autorità. Per l'esercizio della pesca occorre il consenso del proprietario del fondo’. In questo modo - ha evidenziato il relatore - il proprietario del terreno potrà sempre impedire ai cacciatori l’accesso alla sua proprietà. La dottrina giuridica concorda nel ritenere che il diritto di caccia è considerato un diritto personale di natura pubblicistica, del tutto svincolato dalla proprietà del fondo su cui viene esercitato. Infine va ricordata l'utilità sociale e l'importanza delle funzioni di salvaguardia del territorio e del paesaggio che sono svolte dai cacciatori nel corso dell'attività venatoria, comprese il controllo degli incendi boschivi e la protezione delle colture dalla fauna selvatica”.
INTERVENTI
Michele Bettarelli (Pd): “Condivido gran parte della mozione che però affronta un argomento molto articolato. Sono favorevole all’accesso dei cacciatori a tutte le proprietà, senza fondi chiusi. Si tratta però di un aspetto complesso della proposta di due parlamentari. Chiedo quindi che si approfondisca meglio la mozione in Commissione. Peraltro al momento non è presente neppure l’assessore con delega all’attività venatoria”.
Valerio Mancini (Lega): “Contrario al rinvio in Commissione, la mozione è molto chiara. Abrogando quell’articolo si andrebbe a limitare anche la ricerca del tartufo, che rappresenta per molto umbri una fonte di reddito”.
Tommaso Bori (Pd): “Chiediamo di approfondire la materia in Commissione, con i componenti della Giunta regionale. Se non c’è volontà di confrontarsi ne prendiamo atto e non partecipiamo al voto”.
Fabio Paparelli (Pd): “Non siamo a favore dell’articolo sull’abrogazione della proprietà privata e non vogliamo impedire il libero esercizio della caccia. Queste mozioni non sarebbero nemmeno ammissibili, visto che la Giunta non ha strumenti di pressione sulle Aule parlamentari. Meglio sarebbe portare l’atto in Commissione e votare un ordine del giorno”.