Nella riunione odierna della Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini è stato approfondito il tema dei rifiuti. L’iniziativa è partita dal consigliere Michele Bettarelli (membro della stessa Commissione) che ha chiesto l'audizione dei vertici di Auri “al fine di comprendere lo stato della situazione delle discariche regionali, valutare le conseguenze dell’inchiesta giudiziaria sugli impianti regionali e la prospettiva di breve periodo della gestione dei rifiuti umbri”.
(UNWEB) Perugia, – Nella riunione odierna della Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini è stato approfondito il tema dei rifiuti. L’iniziativa è partita dal consigliere Michele Bettarelli (membro della stessa Commissione) che ha chiesto l'audizione dei vertici di Auri “al fine di comprendere lo stato della situazione delle discariche regionali, valutare le conseguenze dell’inchiesta giudiziaria sugli impianti regionali e la prospettiva di breve periodo della gestione dei rifiuti umbri”.
Dagli interventi del presidente di Auri, Antonino Ruggiano e del direttore Giuseppe Rossi è emerso, tra l’altro, il quadro di una situazione sotto controllo che necessita però di interventi urgenti di programmazione poiché, secondo precise proiezioni, le discariche potrebbero arrivare a totale saturazione nell’arco di pochissimi anni.
Il presidente di Auri, Ruggiano ha rimarcato come “da due anni l’Umbria è finalmente autosufficiente, grazie al lavoro svolto sia rispetto alla raccolta differenziata sia per il flusso dei rifiuti. Quindi, a differenza degli anni passati, non si registrano emergenze attuali. Ragionando però sul prossimo futuro, la capacità delle discariche umbre è particolarmente relativa. Abbiamo quindi segnalato l’esigenza di ragionare in tal senso nel nuovo Piano dei rifiuti e in un nuovo Piano d’ambito regionale. Attualmente non abbiamo notizie di rifiuti pericolosi che possano comportare rischi per la salute”.
Giuseppe ROSSI (Direttore Auri) ha detto che le indagini della Procura riguarderebbero un periodo che arriva al settembre 2017, periodo nel quale Auri era appena partita e che le contestazioni riguarderebbero sostanzialmente una non corretta gestione del trattamento del rifiuto oltre ad alcuni rilievi sulla gestione delle matrici organiche. “Oggi conosciamo la serietà dei nostri gestori – ha detto Rossi - che nel tempo hanno alzato il livello di guardia e della capacità di prevenire situazioni al limite e farle rientrare nei canoni della legittimità. Oggi, esistendo un Ambito unico regionale è possibile predisporre la delibera annuale di determinazione dei flussi, l’auspicio è che si arrivi però velocemente ad un Piano d’ambito in modo tale da rivolgerci ai gestori con indicazioni precise da mettere in atto. Ad oggi il sistema è sotto controllo. Utilizziamo al meglio l’impiantistica regionale cercando di rendere la saturazione degli impianti tale da garantire le minori tariffe possibili. Siamo impegnati nell’allocare correttamente tutti i flussi dei rifiuti negli impianti in modo tale da garantire la migliore efficienza possibile. Rispetto alla situazione delle DISCARICHE, nello scorso mese di giugno abbiamo adottato un documento in cui abbiamo messo in evidenza una situazione particolarmente attuale. Ai decisori politici abbiamo messo a disposizione i nostri fabbisogni, a prescindere dal ciclo urbano dei rifiuti. In sintesi, continuando così senza prevedere alternative la saturazione finale delle discariche arriverà tra circa tre anni. L’aggiornamento del Piano del 2016 prevedeva una saturazione delle discariche come attualmente previsto, una produzione di Css combustibile mai avvenuta. Le volumetrie che dovevano liberarsi dalla produzione di Css sono state compensate dall’ampliamento della discarica di Orvieto. Se le discariche arriveranno alla saturazione dobbiamo immaginare altre soluzioni. Oggi non esiste un piano rifiuti che non preveda la discarica. Rispetto alla PIANIFICAZIONE d’AMBITO, è stata indetta una gara europea, ha vinto uno studio dell’Emilia Romagna, un insieme di professionisti che sta già lavorando sul preliminare. Stiamo lavorando sulla definizione delle modalità e sistemi di raccolta, ottimizzazione dell’impiantistica, valutazione in ordine alla prevenzione del rifiuto, politiche di riciclo, miglioramento della raccolta differenziata. Stiamo facendo un lavoro importante cercando di spostare l’attenzione su una politica dei rifiuti regionale e non rionale”.
Alla riunione ha partecipato anche il direttore regionale per il Governo del territorio, Stefano Nodessi che ha illustrato alcune slide evidenziando i dati relativi all’impiantistica presente sul territorio e alla volumetria disponibile.
Dopo alcune considerazioni dei commissari presenti e richiesta di approfondimenti sul tema, il presidente Mancini, di concerto con gli stessi membri della Commissione, provvederà a programmare una nuova audizione ad inizio marzo con l’assessore Roberto Morroni ed il Comitato tecnico scientifico nominato dall’assessorato.