Invitato il sindaco Romizi ad un’assemblea permanente con parti sociali e cittadini
Il leader Vincenzo Filice boccia la giunta Romizi e chiede un’inversione di tendenza, altrimenti porteremo i lavoratori in piazza
(ASI) Perugia, – “La Cisal è delusa dalla giunta Romizi che si sta dimostrando non all’altezza nell’amministrare Perugia. Governare la città non è solo tagliare i nastri alle inaugurazioni, ma significa soprattutto assumersi responsabilità di governo: l’esatto contrario di ciò che sta facendo, ormai da oltre un anno, senza il minimo coinvolgimento delle parti sociali. Registriamo staticità, incapacità e concertazione con le parti sociali inesistente. Se non ci sarà una reale inversione di tendenza, porteremo i lavoratori in piazza”. La dura presa di posizione arriva da Vincenzo Filice, segretario provinciale dell’Unione Cisal di Perugia, che rimarca: “Romizi non riesce a mantenere neanche una delle promesse elettorali, a definire una propria linea di azione di governo e a dare una concreta e personale impronta ai bisogni dei cittadini. Rappresenta in modo evidente ed inequivocabile la mancata volontà di entrare nel merito delle questioni. Invece di vedere il cambiamento tanto auspicato, stiamo solo facendo un passo indietro”. “Le tasse, Tasi ed Imu, sono aumentate – chiosa il leader Filice -, eppure era stato promesso di ridurle, mentre sono stati tagliati tutti servizi alla persona: mense comunali, istituti scolastici, asili nido, trasporto urbano, raccolta dei rifiuti, servizi cimiteriali. Azzerati anche gli investimenti e le manutenzioni, cura del verde, gestione dei parchi, manutenzioni stradali”. “Dispiace dover ancora attaccare la giunta – continua -, come già fatto durante la passata legislatura, ma almeno c’erano i tavoli di concertazione del Comune dove esternavamo il malcontento dei cittadini. Noi conoscitori del mondo del lavoro possiamo dare lezioni di costituzionalità sulla città di Perugia, capoluogo antico e paziente, che adesso inizia a rumoreggiare. L’Unione Cisal sarà in prima linea se questi suggerimenti, che vengono dalle famiglie bisognose, non saranno presi in seria considerazione, mobilitando tutti i lavoratori di tutte le categorie di Perugia”. “L’attuale sindaco era consigliere comunale nella passata legislatura – aggiunge senza mezzi termini Vincenzo Filice -, quindi i bilanci degli anni precedenti dovrebbe conoscerli. L’auspicio è che le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale vengano mantenute, anche se con questa giunta appare impossibile”. Il duro attacco non risparmia neanche la spending review stilata dall’assessore comunale Francesco Calabrese. “La strana spending review della giunta Romizi colpisce ancora e riduce ulteriormente i servizi ai cittadini – sottolinea -. È gravissimo che a distanza di 6 mesi dall’inizio dell’anno i cittadini di Perugia non sappiano ancora quanto costerà la Tari. Intanto, però, apprendiamo che Gesenu sta investendo risorse per il rifacimento dei propri uffici, dove collocare i dirigenti, senza che ve ne sia alcuna necessità”. “La città chiede risposte concrete – conclude –: protestano i lavoratori Gesenu e i genitori per le mense dei loro figli, per non parlare della manutenzione e cura delle aree verdi - in particolare parchi pubblici -, la maggior parte sono diventate piccole discariche a cielo aperto. Chiediamo alla giunta una presa di posizione sulla prossima delibera Iuc (Imu + Tasi), entro il 28 ottobre, affinché si abbassino le aliquote intervenendo anche sulle detrazioni per famiglie con figli a prescindere dalla rendita catastale e, infine, una strategia adeguata in linea con le promesse fatte in campagna elettorale. E invitiamo il sindaco Romizi ad un’assemblea permanente con le parti sociali e i cittadini di Perugia”.