Il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini si dice “soddisfatto dell’esito del primo incontro tra la delegazione del Comune di Città di Castello e il direttore della USL Umbria 1, Gilberto Gentili, sulle possibili destinazioni delle risorse costituite dal ‘Lascito Mariani’. Giusto valorizzare la Asp ‘Muzi Betti’ – secondo Mancini - ma bisogna programmare interventi anche sul vecchio ospedale tifernate”.
(UNWEB) Perugia - “Apprendo con soddisfazione l’esito positivo del primo incontro tra la delegazione del Comune di Città di Castello e il direttore della USL Umbria 1, Gilberto Gentili, nel corso del quale si è parlato delle possibili destinazioni delle risorse costituite dal ‘Lascito Mariani’. Giusto valorizzare la Asp ‘Muzi Betti’, ma bisogna programmare interventi anche sul vecchio ospedale tifernate”: lo afferma il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini.
“Destinare parte dei fondi alla A.S.P. Muzi Betti – afferma Mancini - è una decisione di buon senso e in linea con la volontà delle sorelle Mariani. La ‘Muzi Betti’ rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per il territorio tifernate e per tutta l’Alta Valle del Tevere, un’eccellenza umbra sia per la qualità dei servizi offerti che per le competenze del personale. In questo momento delicato a causa della pandemia, gli operatori hanno dato prova di grande professionalità e umanità, garantendo un costante contatto tra gli ospiti e le loro famiglie. L’impegno profuso nella gestione del Covid è encomiabile e rende la ‘Muzi Betti’ ancor più meritevole di essere sostenuta e valorizzata concretamente”.
“Ritengo però – aggiunge - che a fronte di questo investimento, che saprà dare con immediatezza risultati, sia necessario anche programmare i lavori da realizzare nel vecchio nosocomio di Città di Castello, struttura che dovrà diventare un luogo centrale per la sanità territoriale, a vantaggio di tutti i tifernati. Sono stato primo firmatario di un emendamento al Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) che impegna la Giunta a riqualificare e valorizzare gli ex ospedali appartenenti al patrimonio della Regione, al fine di potenziare e migliorare l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale, pertanto la realizzazione della Casa della Salute nell’ex ospedale tifernate, di proprietà della Regione e non della USL, deve essere prioritaria”.
“L’utilizzo del ‘Lascito Mariani’ – conclude - è vincolato al territorio di Città di Castello, ogni euro che sarà investito per una finalità diversa, troverà la mia più ferma opposizione”.