(UNWEB) Dopo essere stati ‘maglia nera’ d’Italia per settimane per numero di contagi e percentuale di occupazione delle terapie intensive, l’Umbria oggi conferma di essere in coda alla classifica nazionale anche per numero di vaccini inoculati, facendo la media tra i vaccini ricevuti rispetto alla popolazione e quelli somministrati”. Lo sottolinea il consigliere regionale Vincenzo Bianconi (gruppo Misto) evidenziando che “i dati attuali purtroppo condannano la nostra Regione a pesanti conseguenze, non solo sul profilo sanitario, in termini di vite umane e di patologie pregresse, che non ricevono la giusta attenzione, ma anche di ripresa economica e sociale, se pensiamo ad esempio alle scuole ed alle famiglie.
Ritardi su ritardi che penalizzano anche le categorie più fragili, gli over-80, e che dimostrano come il sistema sia andato completamente in tilt”. “Personale carente, mancata organizzazione dei punti vaccinali, la Giunta – aggiunge Bianconi - rivela anche in questo caso di non avere una strategia chiara e funzionale che coinvolga i medici di famiglia e preveda il ricorso a sistemi di finanziamento integrativo sia per loro che per il sostegno del personale aggiuntivo. Non è possibile fermarsi la domenica e i festivi. Per molti che lavorano in prima linea nella sanità, dalle pulizie alla sicurezza, inclusi i volontari, non è stato prevista urgenza di somministrazione di vaccino, rischiando il rinvio a giugno. Loro purtroppo – conclude il consigliere regionale - sono i soggetti più a rischio, oltre ad essere potenziali vettori di contagio. Mentre tutte le categorie economiche soffrono, dai lavoratori del commercio al turismo, preoccupati che anche la prossima stagione possa saltare, il Governo regionale indugia. E’ tempo di cambiare direzione. Bisogna passare all'azione, serve cambio di metodo, serve visione e strategia.. serve oggi, basta rimandare”.