(UNWEB) “Negozi, scuole e attività sportive chiuse attribuendo la responsabilità al Comitato tecnico scientifico, ma è lo stesso Cts che sbugiarda la Regione Umbria precisando di aver spesso esaminato ordinanze già scritte, senza mai aver potuto incidere sul contenuto”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca secondo il quale “mentre il partito della Tesei faceva propaganda sulla pelle del ministro Speranza, la Governatrice umbra andava in direzione contraria, senza però avere una chiara base scientifica a sostegno”.
De Luca ricorda in proposito di aver “già presentato richiesta di accesso agli atti diversi giorni fa e adesso chiediamo alla Giunta regionale di rendere pubblici tutti i verbali. In questi mesi, in più occasioni – continua -, la Giunta Tesei ha attribuito la paternità delle misure restrittive al Comitato tecnico scientifico. Al contrario, non solo il Cts non ha avuto alcun potere decisionale, ma secondo gli stessi componenti del Comitato, che hanno messo le loro accuse nero su bianco in una lettera indirizzata all'ex direttore Claudio Dario, le ordinanze venivano presentate già scritte e con breve preavviso, senza permettere al Cts di poter incidere sostanzialmente sul contenuto”.
Per De Luca, “non solo la Giunta ha ignorato il parere del Cts, ma lo ha utilizzato come scudo per giustificare le ordinanze restrittive. Ci ricordiamo – commenta - quando la Lega a gran voce pretendeva la pubblicazione dei verbali del Cts dall'allora presidente Giuseppe Conte. Quando si chiede trasparenza, bisogna poi essere coerenti. Dopo queste gravi accuse uscite sugli organi di stampa locali, è necessario dare risposte”.
Il capogruppo pentastellato domanda dunque: “come sono state prese le decisioni che hanno avuto così pesanti ripercussioni nella vita dei cittadini umbri? Perchè il Cts è stato usato come scudo dietro al quale nascondere ordinanze rigorose e impopolari? Non sindachiamo sull'opportunità di queste scelte, che spettano unicamente al livello politico – conclude De Luca -, ma pretendiamo di sapere quale fosse il parere scientifico e se è vero, come denunciano gli stessi componenti del Cts, che sono stati ignorati”.