(ASI) Perugia - “L’ospedale unico di Narni Amelia, frutto di una attenta programmazione, sarà un polo di riabilitazione a valenza provinciale e regionale che ambisce anche a diventare luogo di attrazione per la mobilità sanitaria da altre regioni”: lo ha detto l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, intervenendo sulle diverse questioni attinenti la realizzazione della struttura e la riconfigurazione della rete ospedaliera del territorio.
Barberini ha infatti ricordato che la “mission” del nuovo ospedale sarà quella del trattamento delle post acuzie e della riabilitazione intensiva. “Una specificità che costituisce un ulteriore, importante tassello del complessivo disegno di riorganizzazione della rete ospedaliera umbra. Attraverso questa struttura – ha aggiunto – potranno inoltre essere date risposte concrete alle numerose richieste del territorio. Sono infatti oltre 700 all’anno i pazienti che dalla provincia di Terni vanno a curarsi fuori regione per prestazioni riabilitative ospedaliere, con un costo, a carico della sanità umbra, di oltre 3,5 milioni di euro. La struttura ospiterà, oltre ai reparti di medicina e chirurgia, circa 80 posti letto per la riabilitazione intensiva multispecialistica, in coerenza con le percentuali previste dalla programmazione nazionale pari allo 0,7 per mille posti letto disponibili per la post acuzie”.
Sul tema relativo ai tempi di realizzazione dell’ospedale, Barberini ha poi evidenziato che “la mission assegnata alla struttura ha comportato una rielaborazione del progetto su cui è chiamato ad esprimersi il nucleo di valutazione degli investimenti del Ministero della salute. Ciò ha causato un allungamento dei tempi previsti. Ma – ha aggiunto l’assessore – sappiamo che è imminente l’arrivo del parere definitivo. Se tutto andrà come pensiamo il direttore generale dell’Usl Umbria 2 potrà avviare entro la fine dell’estate le procedure di gara per la realizzazione dell’ospedale”.
In questo processo di riqualificazione della rete ospedaliera – ha concluso l’assessore – si riconferma contestualmente la riorganizzazione dell’area materno infantile, con il superamento del punto nascita di Narni, così come peraltro previsto dalla delibera N.1040 adottata dalla Giunta regionale il 4 agosto dello scorso anno”.