(UNWEB) “Restano opacità e scelte incomprensibili in merito ai criteri stabiliti per la definizione dell’avviso di manifestazione d’interesse relativo all’acquisto di prestazioni di specialistica ambulatoriale, diagnostica per immagini e diagnostica strumentale dalla sanità privata”. Così i consiglieri del Partito democratico Tommaso Bori, Michele Bettarelli, Simona Meloni e Fabio Paparelli, che hanno presentato sul tema una interrogazione, per chiedere “nelle more dell’accertamento della legittimità delle procedure di avviso, quali siano stati i criteri che hanno determinato la scelta di ripartizione dei budget sulle singole voci di prestazione”.
I consiglieri dem chiedono di conoscere “le motivazioni delle scelte in merito alla ripartizione dei budget e che hanno, nello specifico e per quanto riguarda l’azienda Usl Umbria 1, visto 13.333 euro per le prestazioni di diagnostica per immagini per senologia (mammografia, ecografia e visite), mentre 33.333,33 euro per le prestazioni di ossigeno terapia iperbarica. Quante sono – si chiedono i firmatari dell’atto – le strutture che, nel territorio interessato, siano in grado di fornire il servizio di ossigenoterapia iperbarica?”.
“La questione – proseguono i consiglieri di opposizione – è che, a differenza della normativa vigente, gli avvisi emanati dalle due Usl, richiedono requisiti di qualità, strutturali e per le tecnologie che non comportano una valutazione comparativa tra le varie strutture e che non premiano in alcun modo la qualità, ma al contrario rappresentano criteri minimi, come l’essere accreditati, che dovrebbero essere requisiti di ammissione per poter partecipare alla procedura e non per poter accedere alle risorse messe a bando”.