(UNWEB) “Salvini ha ammesso che con la Lega in Umbria finisce l'era dei servizi pubblici ed inizia quella delle privatizzazioni. Oggi, a Terni, il leader della Lega ha definitivamente chiarito agli umbri quello che i suoi sottoposti locali, tra balbettamenti, mutismo e fughe, non erano mai stati in grado di chiarire”, così il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca secondo il quale “per Salvini la gestione pubblica della sanità era ‘la gestione del partito’ mentre non spiega come saranno gestiti gli appalti relativamente al progetto della struttura del nuovo ospedale di Terni, che verrebbe costruito interamente con fondi privati”.
“Nessuno, infatti – osserva De Luca -, ha ancora chiarito come verranno definiti gli appalti per la gestione dei servizi a fronte dell'ingente investimento che sarà messo dal soggetto privato. Su Terni sarebbe il primo ospedale a gestione privata dell'Umbria, mentre finora nella provincia di Perugia sono sempre stati realizzati nuovi ospedali con soldi pubblici e senza conflittualità tra una struttura e l'altra. Salvini dovrebbe chiarire se gli appalti saranno assegnati tramite procedure di gara o tramite affidamenti diretti dall'eventuale investitore privato. La verità – aggiunge De Luca - è che ci troviamo di fronte ad una gran bella torta. Peccato che gli umbri abbiano votato la destra per avere la discontinuità con il Partito Democratico ed invece si trovano un catalizzatore di interessi di multiutility, corporation, mega cooperative che ha l'unico obiettivo di svendere beni, servizi essenziali e infrastrutture strategiche”.
“Hanno iniziato con l'acqua pubblica – commenta De Luca -, ora stanno mettendo le mani su sanità, rifiuti e mercato del lavoro. Poi passeranno alla scuola, ai servizi sociali, reti elettriche e del gas. Tra cinque anni dovremo ritenerci fortunati se avremo ancora gli occhi per piangere. La destra che doveva liberare il mercato e favorire l'impresa si sta invece dimostrando la più conservatrice ed illiberale di sempre. La destra degli oligopoli e delle rendite di posizione sulla pelle dell'economia reale, degli imprenditori e dei lavoratori”.
“Nessuna parola -, invece, sul progetto stadio-clinica e sulle resistenze da parte degli organi regionali lamentate dal Presidente della Ternana. In compenso, grazie a Salvini, scopriamo che a Terni non si parla più di dissesto, elicotteri, arresti. Ha ragione. A Terni non se ne parla perché le persone oggetto di quell'inchiesta sono state assolte. Mentre invece di dissesto – conclude - si parla eccome a Montefalco, nel Comune che fu amministrato, con pessimi risultati, dall'attuale Presidente di Regione. Ma su quello, ovviamente, Salvini non spende mezza parola”.