(UNWEB) L’Assemblea di Palazzo Cesaroni ha respinto, con 11 voti contrari della maggioranza (Lega, FdI, FI) e 6 voti favorevoli della minoranza (Pd, M5S, Misto, Patto Civico), la mozione proposta da Donatella Porzi (Pd) che chiedeva alla Giunta “nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche che assegna agli organi collegiali la responsabilità di individuare cosa fare e come farlo, ad attivare al più presto un tavolo di confronto con l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, con i sindacati, con i rappresentanti dei genitori, con i rappresentanti dei dirigenti scolastici, con il Terzo settore, con il Coni, al fine di pianificare azioni uniformi su tutto il territorio regionale e, per quanto di propria competenza, favorire la fruizione di spazi pubblici o in convenzione per una diversificazione delle attività così come previste dal Piano scuola per l’estate 2021”.
Illustrando l’atto in Aula PORZI ha chiarito che “la prossima estate rappresenta un’occasione perché le istituzioni scolastiche, esercitando l’autonomia didattica ed organizzativa loro attribuita, attivino, in relazione allo specifico contesto territoriale e sociale, azioni personalizzate di contrasto alle vecchie e nuove povertà educative, così come alle pregresse e sopraggiunte fragilità. Occorre che le attività ideate consentano di restituire, con ampiezza, spazi e tempi di relazione, favorendo il rinforzo delle competenze acquisite in contesti formali, informali e non formali. Tale situazione impone alla Regione di farsi promotrice di percorsi di confronto fra Ufficio scolastico regionale, Terzo settore, sindacati, rappresentanti dei genitori, rappresentanti dei dirigenti scolastici, necessario ad invertire il trend che vede l’aumento delle disuguaglianze. Numerose sono le possibili soluzioni per diversificare e potenziare le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado come attività laboratoriali (ad esempio musica d’insieme, sport, educazione alla cittadinanza e all’ambiente, utilizzo delle tecnologie); approfondimenti per la conoscenza del territorio e delle tradizioni delle realtà locali; l’incontro con mondi esterni, delle professioni o del terzo settore, promuovendo stili cooperativi degli studenti, soprattutto quelli più esposti al rischio dispersione. Il coinvolgimento degli stessi studenti nella progettazione ne potrebbe favorire la responsabilizzazione”.
INTERVENTI
L’assessore Roberto MORRONI ha espresso il “parere negativo della Giunta sulla mozione. Ricordo che il Piano scuola estate 2021 sottolinea come le istituzioni scolastiche devono attivare azioni personalizzate e come le risorse ministeriali sono destinate a iniziative scolastiche autonomamente determinate dagli organi collegiali. Elementi che mostrano come la costituzione di un tavolo regionale per azioni uniformi contrasta con quanto previsto dal piano poiché omogeneizzerebbe le iniziative senza tenere nella dovuta considerazione le specificità che il piano vuole promuovere e interferirebbe con l’autonomia scolastica. Le Regioni non risultano nemmeno tra i destinatari del Piano scuola. Inoltre la richiesta di favorire la fruizione di spazi pubblici, è un tema di esclusiva competenza degli enti locali e che le singole autonomie scolastiche possono trattare direttamente con i comuni”.
Donatella PORZI (Pd) ha replicato che “non c’è la volontà di fare quel quid in più per dare un aiuto. Quando si sovrappongono esperienze, soprattutto nei piccoli centri, c’è bisogno di un raccordo. Anche le risorse che la Regione stanzia per i centri estivi, potevano essere inserite in un coordinamento informale, che non avrebbe determinato alcuna invasione di campo. Si voleva solo capire se tutti gli ambiti del sociale, dei comuni, erano coperti. Ci si trincera dietro le competenze. Gli studenti servono sempre come bandiere da sventolare per fare bella figura”.