Bori Bettarelli(UNWEB) Perugia - “Con le dichiarazioni pubblicate oggi sui giornali da parte di alcune tra le massime associazioni venatorie umbre, che denunciano impegni assunti nel 2019 durante la campagna elettorale da candidati consiglieri regionali poi eletti, impegni rimasti successivamente solo promesse, si scoprono le carte rispetto alle operazioni tentate da qualche consigliere di maggioranza”. Così i consiglieri regionali Michele Bettarelli (Pd-vice presidente Terza Commissione), Tommaso Bori (Pd) e Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che aggiungono: “Consiglieri leghisti che a parole chiedono ad Atc di non applicare il regolamento regionale che ne disciplina il funzionamento per poi, da forza di governo regionale, non far nulla per cambiarlo”.

“Promettere in campagna elettorale, disattendere poi quelle promesse ed alimentare un tutti contro tutti pur di tentare scalate per il controllo politico di organismi: questo – aggiungono - stava accadendo in Umbria sulla pelle di cacciatori ed Agricoltori. Un modo di fare politica che non ci appartiene; soprattutto in un periodo storico così complicato e nei confronti di chi – continuano i tre consiglieri di opposizione -, dalla terra trae i propri profitti con sacrifici e che vede distruggere i propri raccolti così come di chi contribuisce attraverso la propria attività al controllo e gestione degli ungulati”.

“Dinanzi a queste dichiarazioni torniamo oggi a ribadire con forza, per l’ennesima volta – assicurano Bettarelli, Bori e Fora -, che siamo disponibili a lavorare per normare in modo diverso le prossime stagioni venatorie, anche cambiando il Regolamento regionale (5/2010), ma soprattutto che a noi non interessano strumentali cambi di vertice e personalismi, ma crediamo fermamente che la Regione Umbria debba fronteggiare questa situazione eccezionale facendosi carico dello stanziamento di un contributo straordinario a causa dell’emergenza Coronavirus, che ci impegneremo a sostenere – concludono -, affinché gli agricoltori siano quanto prima risarciti per i danni subiti e i cacciatori non siano vessati da quote esorbitanti da dover pagare”.


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