Pastorelli(UNWEB)  “A partire da lunedì 7 giugno l’Umbria sarà in zona bianca. Sono solo 7 le regioni in Italia che potranno contare su questa condizione che permetterà di eliminare il coprifuoco, proseguire nelle riaperture e accogliere turisti senza ulteriori restrizioni. Una vera boccata di ossigeno per il tessuto economico e un ritorno alla normalità per i cittadini, ma anche una risposta concreta ai vergognosi attacchi politici della sinistra e dei 5 Stelle alle strategie sanitarie regionali”.

A intervenire è Stefano Pastorelli, capogruppo Lega Umbria. “Nel raggiungimento della zona bianca è risultato determinante l’impatto dei vaccini sui contagi e quindi l’accelerazione impressa alla campagna vaccinale umbra che, numeri alla mano e al netto delle chiacchiere da bar, è tra le più efficienti a livello nazionale. La nostra regione è tra le prime realtà per dosi somministrate rispetto a quelle ricevute ed è quinta per percentuale di popolazione immunizzata. Il ringraziamento va a tutto il personale medico e sanitario, ai volontari e a quelle persone che in questi mesi hanno lavorato senza sosta in prima linea. Le strategie vaccinali e le misure di contenimento del virus elaborate dalla presidente Tesei, dall’assessore Coletto e dalla ‘squadra’ regionale hanno avuto buon esito e questa ne è la dimostrazione. Grazie alla zona bianca, a partire da lunedì 7 giugno, verrà abolito il coprifuoco per dare un nuovo impulso alle realtà economiche ancora danneggiate da questa misura il cui effetto è anche quello di limitare la libertà dei cittadini. La nuova condizione avrà un impatto positivo sul turismo in quanto permetterà di rivalutare l’immagine dell’Umbria a livello nazionale e internazionale, rendendo la nostra regione più attrattiva per i visitatori. Un ringraziamento a Matteo Salvini e ai parlamentari della Lega il cui lavoro all'interno del Governo Draghi è risultato determinante per permettere alle regioni di tornare in anticipo in zona bianca, abbattendo le resistenze della sinistra e dei 5 Stelle il cui obiettivo era quello di mantenere pesanti restrizioni fino al mese di luglio. Ancora una volta sono i numeri e i fatti a smentire categoricamente tutti coloro che continuano a dipingere l’Umbria come una tra le peggiori realtà in Italia, anche se a credere a queste favole ormai sono rimasti davvero in pochi. Non ci piacciono i confronti con le altre regioni, ma non possiamo esimerci dal sottolineare come le realtà regionali governate dalla sinistra e prese ad esempio dal PD locale nel tentativo di screditare l’Umbria, non solo sono ancora in zona gialla, ma sono in ritardo rispetto alla nostra regione in relazione alla percentuale di popolazione vaccinata e ancora indietro nella immunizzazione delle fasce più anziane”.


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