(UNWEB) “Preoccupa la fase di stallo della vertenza Sangemini. La richiesta di concordato presentata da Acque Minerali d'Italia deve ancora essere valutata dal Tribunale di Milano. I lavoratori vivono una snervante incertezza”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas de Luca che ricorda di aver presentato, in proposito, “un'ulteriore interrogazione alla presidente Donatella Tesei e alla Giunta regionale”.
“L'attenzione va tenuta costantemente alta e non possiamo accettare passi falsi. Riteniamo innanzitutto fondamentale - spiega - che venga garantito il coinvolgimento dei lavoratori in ogni passaggio decisionale di questa delicata vertenza, perché sono parte in causa e vanno informati su ogni possibile scenario. La Regione deve tenerli costantemente aggiornati sulle interlocuzioni che saranno tenute con la proprietà e gli altri soggetti istituzionali”.
“La promessa di tutela dei livelli occupazionali, così come l'azienda si è impegnata a fare con l'utilizzo di tutti gli ammortizzatori nazionali e locali – osserva De Luca -, non elimina il rischio che degli 85 lavoratori attualmente in forza agli stabilimenti solo una minima parte riuscirebbe ad affrontare in modo indolore gli esuberi. La maggior parte di loro rischia concretamente di rimanere fuori dai percorsi di accompagnamento al pensionamento. E gli incentivi all'esodo – continua - non possono essere l'unica risposta. Dobbiamo tutelare tutti i lavoratori garantendo al tempo stesso un piano di rilancio ambizioso sul fronte commerciale e all'altezza della storia del marchio Sangemini e Amerino, anche attraverso investimenti in grado di modernizzare e rendere competitive le linee di produzione”.
“Altra cosa che può fare la Regione – aggiunge De Luca - è intervenire sulla formazione, aggiornamento ed eventuale ricollocamento dei lavoratori anche se questi non rientrassero nei futuri piani dell'azienda. Inoltre – conclude - chiediamo che fine abbia fatto il patto del territorio siglato nel 2020 da tutte le istituzioni per rilanciare i marchi storici. Proprio per la delicatezza e la complessità della questione riteniamo opportuno un coinvolgimento diretto e in prima persona della presidente Tesei”.